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Una gigantesca creatura dalla Nuova Zelanda: la sua scomparsa è un mistero

Quest’enorme creatura è scomparsa qualche tempo fa, e ci sono alcuni dubbi sul suo ultimo avvistamento e sull’estinzione.

Hai mai sentito parlare del Moa? No, non è un tipo di dolce strano, ma un uccello gigantesco che una volta vagava per la Nuova Zelanda. Era l’uccello più alto mai esistito, circa 3,6 metri, una creatura davvero impressionante. Nonostante le sue dimensioni enormi, è scomparso, probabilmente molto prima che gli europei arrivassero in quelle terre remote.

Infatti, i dati paleontologici indicano che fosse presente Nuova Zelanda già 60 milioni di anni fa e che, fino al 1280, la popolazione fosse composta da quasi 60.000 individui. Lo sterminio di questi maestosi uccelli avvenne tra il 1300 e il 1500 a causa dell’arrivo dei Maori in quanto si nutrirono delle loro carni e delle uova, ed utilizzarono le loro piume per abbellimento.

Ma il mistero si infittisce, infatti c’è chi sostiene di aver avvistato uno di questi giganti piumati ben dopo la loro presunta estinzione. Uno studio del 2023  ha riacceso il dibattito su come e quando il Moa sia effettivamente sparito. La teoria più accettata dice che la caccia umana abbia giocato un ruolo determinante, portando alla loro estinzione intorno al 1450 d.C.

Ma c’è un’altra ipotesi, un po’ più “romantica”, che parla di una “sopravvivenza scaglionata”: forse qualche Moa è sopravvissuto più a lungo, magari fino all’arrivo degli europei nel 1642. Insomma, il mistero rimane.

Il mito degli avvistamenti

Lo studio di cui parliamo ha cercato di mettere ordine tra i tanti racconti di avvistamenti di Moa, alcuni dei quali si spingono fino al 1993. Sì, hai capito bene: 1993! Gli autori hanno analizzato 97 presunti avvistamenti, assegnando a ciascuno un punteggio basato su criteri come l’affidabilità del testimone, la possibilità di uno scherzo o di una semplice confusione. E sai qual è il verdetto? Non c’è molto di cui essere ottimisti. La maggior parte di questi avvistamenti non regge all’analisi.

Un dettaglio interessante è che gli avvistamenti più credibili provengono da zoologi o da persone che conoscevano bene la fauna locale. Per esempio, c’è stato un caso famoso di un ornitologo che giurava di aver visto un moa negli anni ’80. Ma, alla fine, anche i racconti più solidi non bastano per sostenere che questi giganti abbiano davvero resistito fino a tempi moderni.

Illustrazione di uno scheletro di Moa (Wikipedia York Museums FOTO) – www.sciencecue.it

Una fine annunciata

Alla fine, lo studio punta tutto sulla teoria dell’“overkill”: la caccia eccessiva da parte dei primi colonizzatori polinesiani avrebbe portato i Moa all’estinzione già intorno al 1450. Non c’è spazio per visioni romantiche di Moa nascosti in angoli remoti della Nuova Zelanda, almeno non secondo i dati raccolti. Certo, un piccolo margine di dubbio rimane sempre, ma le probabilità di una sopravvivenza post-1770 sono davvero basse.

Pensa che, tra le tante curiosità, alcuni proverbi maori non fanno alcuna menzione di moa già prima del 1800. Questo suggerisce che, anche per loro, questi uccelli erano già storia antica. E quindi, per chi sperava in un Moa che spunta dal nulla nei nostri giorni, mi spiace dirlo: meglio concentrarsi su altro. Il mito del moa sopravvissuto è affascinante, ma forse è destinato a rimanere solo un mito. 

Published by
Mattia Papàro