Acqua, quella che hai in casa è piena di microplastiche | La Cina ha il metodo fai da te per eliminarle: basta questo che hai in cucina
Un problema nascosto a cui non facciamo caso: ecco il metodo semplice e a costo zero per liberarsi delle microplastiche nell’acqua di casa.
L’acqua, che consideriamo la bevanda più pura e indispensabile, non è poi così immacolata come pensiamo. Le risorse idriche, negli ultimi decenni, sono diventate un campo di battaglia contro l’inquinamento, e non sempre ce ne rendiamo conto. Anche l’acqua che esce dal nostro rubinetto, quella che diamo per scontata, può contenere ospiti indesiderati di cui non sospettiamo minimamente l’esistenza.
Anche i migliori impianti di filtrazione non riescono a trattenere tutto. Ci sono particelle così piccole che passano inosservate, eppure hanno un impatto enorme. Non le vediamo, non le sentiamo, ma il loro effetto si accumula giorno dopo giorno, sia sull’ambiente che su di noi. È un problema che cresce silenziosamente, nascosto tra ciò che pensiamo sia “sicuro”.
Ma ehi, non tutto è perduto. I ricercatori di tutto il mondo sono impegnati a trovare soluzioni, e spesso le risposte più efficaci non arrivano da super tecnologie ultracostose. A volte, la chiave per risolvere un problema complicato è più vicina di quanto immaginiamo, magari proprio nella tua cucina.
Parliamo di microplastiche. Hai mai sentito questa parola? Si tratta di frammenti microscopici di plastica, talmente piccoli che non li puoi vedere a occhio nudo. Eppure, sono ovunque: nei mari, nei laghi, nel cibo che mangiamo e – sì – anche nell’acqua che beviamo. La cosa incredibile è che, pur essendo così minuscoli, il loro impatto è tutt’altro che insignificante.
Cosa sono queste microplastiche?
Le microplastiche sono praticamente briciole di plastica, ma non quelle che puoi raccogliere con una scopa. Sono minuscole, più piccole di un millimetro, e provengono dalla decomposizione di oggetti di plastica più grandi, come bottiglie o sacchetti. Queste particelle finiscono ovunque: nell’ambiente, nei pesci, e infine sulle nostre tavole.
Il problema è che queste particelle passano attraverso i filtri dei normali impianti di depurazione. Non è difficile immaginare come possano finire nel nostro bicchiere d’acqua. Da lì entrano nel nostro corpo, e il loro impatto sulla salute è ancora oggetto di studio. Insomma, non proprio una bella notizia.
Una soluzione fai-da-te
Però c’è una buona notizia, e arriva dalla Cina. Un team di ricercatori delle Università di Guangzhou e di Jinan ha trovato un modo super semplice per ridurre le microplastiche nell’acqua che beviamo. Sai cosa serve? Solo una pentola e un filtro da cucina.
La soluzione è talmente semplice che sembra impossibile: basta far bollire l’acqua e poi passarla attraverso un filtro di acciaio inossidabile, come quelli usati per il tè. Durante la bollitura, il calore fa precipitare il carbonato di calcio, che intrappola le microplastiche in una specie di crosticina. Filtrandola, puoi eliminare gran parte di questi residui. Secondo lo studio, questo metodo può rimuovere fino al 90% delle particelle. Ed è qualcosa che chiunque può fare, senza spendere una fortuna o ricorrere a strumenti complessi.