Libri, ne esistono di molto pericolosi | Questi mettono la parola FINE alla tua vita: pieni di veleno
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Attenzione a questi libri (depositphotos.com) - www.sciencecue.it
I libri sono oggetti veramente belli e preziosi; ma alcuni hanno in sé un elemento fortemente tossico e pericoloso per la nostra vita.
Molti di noi sono amanti del collezionismo e dello studio di oggetti antichi; l’idea che un elemento abbia viaggiato attraverso le epoche e i secoli è davvero affascinante.
Alcuni oggetti, che sembrano innocenti e non parlano, possono nascondere segreti sorprendenti, affascinanti. Vi sono però segreti che possono sorprendere in negativo.
In particolar modo i libri sono avvolti da mille segreti, dal loro inchiostro; dal tipo della carta; dalle possibili bozze o versione definitive parziali di cui non leggeremo mai.
Un profondo mistero che coinvolge materiali e tecniche del passato sta attirando l’attenzione di studiosi e ricercatori da tutto il mondo. Qual è il pericolo e perché è necessaria un’indagine su questo fenomeno?
Verde come il pericolo
Stando ad una ricerca condotta dall’Università del Delaware, i libri con copertine verdi velenose, prevalentemente rilegati nel corso del XIX secolo, sono noti per l’impiego di un pigmento contenente arsenico, un composto chimico altamente tossico. Tale pigmento, denominato “verde di Schweinfurt”, veniva utilizzato per conferire ai volumi un colore verde brillante, molto apprezzato per il suo valore estetico e la sua economicità.
L’utilizzo di questo pigmento, che tendeva a sgretolarsi facilmente rilasciando polvere di arsenico, comportava irritazioni cutanee, dolori addominali e altri problemi di salute per coloro che entravano in contatto prolungato con esso. Tuttavia, il rischio maggiore si manifestava in caso di ingestione. Sebbene molti di questi libri si trovino ancora nelle biblioteche e nelle collezioni private, il pericolo per l’uomo è limitato, a meno che non vi sia ingestione del materiale o un’esposizione continua e prolungata alla polvere di arsenico.
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Un veleno affascinante
Nel 2019, la ricercatrice statunitense Melissa Tedone ha identificato la presenza di arsenico nella copertina di The Uncommercial Traveller di Charles Dickens, avviando un significativo progetto di ricerca, il “Poison Book Project”, che ha condotto alla catalogazione di oltre 300 libri contenenti il pigmento nocivo. Questo progetto si propone di mappare, catalogare e conservare tali opere, monitorando con attenzione le modalità di conservazione al fine di prevenire contaminazioni o danni ai ricercatori. Grazie a questo importante lavoro, è possibile individuare questi libri, attraverso l’uso di dispositivi protettivi e in ambienti controllati.
Nonostante i rischi associati, i libri con copertine verdi velenose conservano un indiscutibile fascino storico e culturale, e il progetto continua a rivelare storie affascinanti sul loro utilizzo e sulla loro diffusione, dalle biblioteche europee a quelle americane. La crescente consapevolezza dei pericoli legati all’arsenico ha portato, nel tempo, all’abbandono dell’uso di questo pigmento; tuttavia, molti di questi volumi rimangono oggetti di grande valore.