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Batterie silicio-carbone sempre più vicine

Il mercato, continua a chiedere una durata sempre maggiore, per i dispositivi. Quindi, sono in arrivo le batteri al silicio-carbone.

La durata dei dispositivi elettronici è una delle principali preoccupazioni, degli utenti. Nonché, elemento chiave mediante cui, successivamente, determinare l’effettiva riuscita di un prodotto tecnologico. Smartphone, laptop, tablet, e altri, sono sempre più avanzati (tecnologicamente parlando), ma la loro autonomia, spesso, alle sempre maggiori esigenze del mercato. Problema, questo, che diventa evidente soprattutto con l’uso intensivo che se ne fa; motivo per cui, le prestazioni energetiche (limitate), possono influenzare, negativamente, la user experience.

L’evoluzione dei processori, dei display, e delle funzionalità, ha portato a un relativo, e conseguente, consumo energetico. Al contrario delle batterie tradizionali, le quali non hanno, invece, compiuto altrettanti progressi. Discrepanza che, finalmente, ha spinto i produttori a cercare soluzioni innovative, per migliorare la durata e l’efficienza energetica. Aspetto, infatti, sempre più particolarmente importante per i consumatori.

Naturalmente, migliorare la durata dei dispositivi elettronici, non significa solo rispondere alle richieste degli utenti, ma anche tentare di promuovere un uso più sostenibile della tecnologia. D’altro canto, una superiore efficienza energetica, fa in modo di contribuire a ridurre l’impatto esercitato sull’ambientem estendendo, persino, il ciclo di vita dei prodotti. E favorendo, un consumo più responsabile.

La ricerca moderna, si concentra su nuovi materiali e tecnologie che possano, in qualche modo, aumentare l’autonomia. Il tutto, senza sacrificare la portabilità, o il design dei dispositivi. Perciò, batterie al silicio-carbone, al graffente, o altre soluzioni avanzate, promettono di stravolgere il settore, così da offrire apparecchi sempre meno dipendenti dalle ricariche frequenti.

Le aziende che faranno il grande passo

Samsung e Apple, fra i primi, potrebbero cambiare il mercato, adottando, appunto, batterie al silicio-carbone. Siffatta tecnologia – al di sopra delle tradizionali batterie agli ioni di litio -, offre maggiore compattezza energetica, con tempo di ricarica più rapidi, e una durata molto più estesa. Poiché: grazie all’uso del silicio negli anodi, le celle possono immagazzinare più energia; e i materiali a base di carbonio, migliorare dal punto di vista della stabilità, e della resistenza al degrado. Tutti vantaggi che rendono le batterie al silicio-carbone, ideali per dispositivi di fascia alta, e dalla cospicua intensità energetica.

Fra i benefici principali, in ogni caso, spiccano un’autonomia fino al 20% superiore, a parità di dimensioni; con tempi di ricarica significativamente ridotti, e un’ulteriore resistenza al deterioramento. Samsung e Apple, d’altronde, si rivelano sempre all’avanguardia sull’innovazione, dicendosi, infatti, pronte, a introdurre la su detta tecnologia (nei loro prossimi modelli di punta).

Batterie attuali (Pixabay) – www.systemscue.it

E i consumatori cosa chiedono?

Negli ultimi anni, la crescente e notevole domanda di energia, che possa supportare processori potenti, display avanzati, eccetera, ha reso obbligatorio il miglioramento delle batterie. E nonostante le soluzioni attuali, limitino ancora l’autonomia degli smartphone (in particolare), le batterie al silicio-carbone potrebbero, in definitiva, colmare siffatta lacuna.

La produzione su larga scala è ancora nelle fasi iniziali, ma diversi produttori stanno accelerando i progressi, al fine di soddisfare, finalmente, la domanda del mercato. Motivo per cui, entro il 2026, questa tecnologia potrebbe diventare uno standard anche per laptop, tablet, e veicoli elettrici.

Published by
Anastasia Gambera