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Microbi “spazzini”: il loro ruolo nascosto nella lotta all’inquinamento atmosferico

Grazie a questi microbi spazzini, potremmo incominciare ad avere un’arma in più nella lotta contro l’inquinamento.

La lotta contro l’inquinamento diventa una sfida sempre più ardua, e i ricercatori cercano di trovare alternative valide e “nuovi alleati” per mitigare questa grande minaccia, che ha ripercussioni anche sul nostro clima. Uno studio pubblicato su Nature Chemical Biology ha messo in luce un aspetto sorprendente del ruolo dei microbi nell’ecosistema terrestre.

Questi microorganismi sono in grado di consumare grandi quantità di monossido di carbonio (CO), contribuendo così a ridurre i livelli di questo gas tossico nell’atmosfera. Questo fenomeno ha importanti implicazioni per la salute ambientale, considerando che ogni anno vengono rilasciate oltre 2 miliardi di tonnellate di CO a livello globale. I microbi, quindi, giocano un ruolo cruciale nel mitigare gli effetti nocivi di questo inquinante.

Un aspetto fondamentale da considerare è che i microbi riescono a consumare circa 250 milioni di tonnellate di CO ogni anno, un contributo significativo per rendere l’aria più respirabile. In particolare, i microbi utilizzano un enzima specifico, la CO deidrogenasi, per estrarre energia dal monossido di carbonio. Questo enzima consente ai microbi di alimentarsi e prosperare in ambienti dove il CO è presente, trasformando un potenziale veleno in una risorsa.

I ricercatori coinvolti nello studio, come Ashleigh Kropp del Monash Biomedicine Discovery Institute, sottolineano come i microbi contribuiscano a rendere l’aria più sicura e respiraile.

Il meccanismo microbico nella detossificazione del CO

I microbi utilizzano un enzima noto come CO deidrogenasi per estrarre energia dal monossido di carbonio presente nell’ambiente. Questo enzima non solo consente ai microbi di sopravvivere, ma trasforma anche un gas altamente tossico in una fonte di energia utile. La scoperta che per la prima volta illustra a livello atomico come l’enzima estrae il CO e alimenta le cellule microbiche rappresenta un’importante innovazione scientifica. I microbi presenti in suoli e acque sono essenziali per mantenere l’equilibrio ecologico, poiché consumano CO per la loro sopravvivenza, contribuendo indirettamente alla salute del pianeta.

Inoltre, la ricerca ha evidenziato il valore ecologico dei microbi e il loro ruolo nella detossificazione dell’aria. Grazie a questo studio, è possibile comprendere meglio il meccanismo attraverso il quale i microbi affrontano il problema dell’inquinamento atmosferico. Tuttavia, è importante notare che, sebbene i microbi contribuiscano alla riduzione del CO, la loro capacità di detossificazione non risolve del tutto il problema dell’inquinamento, che richiede un approccio più ampio e integrato.

Illustrazione in diretta di inquinamento (Depositphotos FOTO) – www.sciencecue.it

Le implicazioni dal punto di vista ambientale

Le scoperte presentate nello studio hanno importanti implicazioni ambientali. La riduzione dell’inquinamento atmosferico è fondamentale, considerando che tale inquinamento causa milioni di morti ogni anno. Inoltre, ridurre i livelli di CO contribuisce a diminuire il riscaldamento globale, poiché il CO è un gas serra indiretto. Tuttavia, è essenziale considerare i limiti della scoperta. Sebbene i risultati siano promettenti, non possono essere applicati direttamente per monitorare o ridurre le emissioni di CO nel breve termine.

La ricerca amplia comunque la nostra comprensione della regolazione atmosferica e delle risposte ai cambiamenti futuri. I microbi svolgono ruoli essenziali nella salute globale, come sottolineato dal Professor Chris Greening, che ha affermato che spesso il loro contributo è sottovalutato perché invisibile. È sorprendente notare che i microbi producono metà dell’ossigeno che respiriamo e neutralizzano vari inquinanti, incluso il CO.

Published by
Mattia Papàro