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Olio di frittura, prima di buttarlo nel bidone pensaci bene: se lo riutilizzi così elimina un fastidioso problema

olio da frittura in pentola

Riciclare l'olio esausto è spesso difficile (canva.com) - www.sciencecue.it

Prima di mettere olio di frittura nel bidone, considera di fare questo: eliminerai un problema fastidioso se lo riutilizzi così.

La gestione dell’olio esausto (ovvero quello usato per la frittura) rappresenta un’importante questione per la salvaguardia dell’ambiente, poiché tale sostanza non è biodegradabile e, se non smaltita in modo appropriato, può provocare gravi conseguenze.

L’errato conferimento di olio esausto, ad esempio nello scarico o nel giardino, può comportare ostruzioni delle tubature, inquinamento delle acque e danni alla fauna acquatica.

Tuttavia, anziché scartarlo, l’olio usato può essere riciclato in maniera creativa per produrre oggetti utili, contribuendo così a una riduzione dell’impronta ecologica.

Attraverso questo articolo desideriamo invitare il lettore a considerare questi fattori prima di mettere olio di frittura nel bidone: riutilizzandoli in questo modo, si risolve un problema fastidioso.

Come riutilizzare l’olio esausto

Come suggerito dal blog di Bluenergy, è possibile realizzare una candela profumata a partire dall’olio esausto! La prima operazione da effettuare consiste nel filtrare l’olio dopo averlo lasciato riposare per un periodo di circa sette ore. Questo passaggio è fondamentale per eliminare le impurità presenti nell’olio. Successivamente, è necessario preparare il recipiente destinato a contenere la candela, prestando particolare attenzione alla scelta di un vasetto o di un bicchiere di vetro e posizionando al centro uno stoppino.

Il passo successivo implica la fusione della cera di soia a bagnomaria, alla quale si aggiungerà l’olio essenziale selezionato, in modo da conferire un profumo gradevole alla candela. È possibile, inoltre, arricchire il composto con spezie come i chiodi di garofano o la cannella, per offrire una personalizzazione ulteriore. Dopo aver preparato il composto, si procede a versarlo delicatamente nel vasetto, facendo attenzione a non riempirlo fino all’orlo, ma limitandosi a circa due terzi della sua capacità. Durante questa operazione, qualora lo stoppino dovesse spostarsi, si potrà facilmente sistemarlo nuovamente con l’aiuto di uno stecco di legno.

candela su tavolo in marmo
Si può realizzare una candela profumata a partire dall’olio esausto (canva.com) – www.sciencecue.it

Una mossa vincente ed ecologica

A seguito del versamento del composto, questo deve solidificare. Sebbene il processo di solidificazione può essere accelerato posizionando il vasetto nel frigorifero dopo il raffreddamento, generalmente è sufficiente attendere un minimo di tre ore affinché la candela prenda forma. Trascorso questo lasso di tempo, la candela profumata sarà pronta per essere utilizzata, contribuendo così ad eliminare in modo naturale i cattivi odori in casa.

Attraverso questo procedimento semplice, è possibile non solo riciclare l’olio esausto, spesso difficoltoso da smaltire, ma anche contribuire alla creazione di oggetti utili, promuovendo uno stile di vita più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.