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Scoperto fossile di pterosauro con il segno di un morso di coccodrillo

Illustrazione di un pterosauro (Pixabay FOTO) - www.sciencecue.it

Illustrazione di un pterosauro (Pixabay FOTO) - www.sciencecue.it

Questo nuovo fossile è sorprendente, forse più unico che raro in quanto mostra il morso di un coccodrillo nei confronti di uno pterosauro.

Immagina di essere nel Dinosaur Provincial Park in Alberta, Canada, durante un caldo luglio del 2023. È qui che un gruppo di paleontologi, armati di entusiasmo e strumenti, fa una scoperta che farà parlare di sé: una vertebra cervicale di un giovane pterosauro, appartenente al genere Cryodrakon boreas.

Questo piccolo gigante, che risale a circa 76 milioni di anni fa, ci offre uno sguardo affascinante su un’epoca in cui i cieli erano dominati da creature volanti e i mari da predatori temibili. Ma anche sulla terraferma la situazione non era proprio “tranquilla”.

Gli pterosauri erano animali volanti (non erano dinosauri!), e questa scoperta ci permette di fare luce su alcuni aspetti particolari, sia sulla vita degli pterosauri che dei suoi possibili predatori. nonostante volassero, o comunque vivessero in contesti perlopiù isolati, trovare delle tracce di un morso da  parte di un “coccodrillo” è molto particolare.

Com’è successo? Possibile che questi animali abbiano combattuto? Ci sono un po’ di domande a cui rispondere, e i ricercatori hanno fatto in modo di dare più informazioni possibili, o comunque alcuni spunti di riflessione.

Le caratteristiche del fossile

Ora, parliamo un po’ di questo pterosauro. Si stima che avesse un’apertura alare di circa 2 metri da giovane, ma gli adulti di questa specie potevano raggiungere dimensioni impressionanti, simili a quelle di una giraffa, con un’apertura alare di circa 10 metri! Ma la vera sorpresa è arrivata quando i ricercatori hanno notato un segno particolare: una foratura circolare di 4 mm di diametro nella vertebra. Questo segno è compatibile con il morso di un coccodrillo preistorico. Per confermare questa teoria, sono state utilizzate scansioni micro-TC, che hanno escluso la possibilità che il foro fosse il risultato di processi di fossilizzazione o scavi.

Questa scoperta è davvero rara e significativa. È la prima evidenza documentata in Nord America di un’interazione predatore-preda tra coccodrilli e pterosauri. Ma la domanda rimane: il morso è avvenuto su uno pterosauro vivo, come un attacco predatorio, o su uno già morto, come un’opportunità di scavenging? I coccodrilli preistorici erano noti per essere opportunisti, nutrendosi di qualsiasi preda disponibile. Inoltre, altri fossili di pterosauri con segni di morso di coccodrilli sono stati trovati in Romania, suggerendo che questo comportamento non fosse isolato.

Illustrazione del foro lasciato dal dente (Brown et al., 2025 FOTO) - www.sciencecue.it
Illustrazione del foro lasciato dal dente (Brown et al., 2025 FOTO) – www.sciencecue.it

Quali sono le implicazioni dello studio

Questa scoperta non solo conferma che i coccodrilli del Cretacico si nutrivano occasionalmente di pterosauri, ma arricchisce anche la nostra comprensione della catena alimentare preistorica e delle interazioni tra i grandi rettili di quel periodo. Insomma, in un modo o nell’altro questo fossile è importantissimo proprio perché ci permette di capire un po’ di più le interazioni tra specie che, fino a quel momento sembravano “distanti”.

Infatti, indipendentemente dalla causa della morte dello pterosauro, ciò significa che questi animali vivessero in zone occupate anche dai coccodrilli cretacici. Quindi, è probabile anche che occupassero nicchie simili, o almeno valeva per alcuni individui o specie, come per esempiovivere vicino ad una zona ricca di pesce o di altri alimenti. Le tracce di morsi nei fossili, come questo, sono fondamentali per comprendere le dinamiche ecologiche del passato e ci offrono un affascinante sguardo su come questi animali interagivano tra loro.