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La placca oceanica Neotetide si spezza: uno strappo di 1.500 km tra Turchia e Iran

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Fondale dell'oceano (Canva foto) - www.sciencecue.it

La placca oceanica Neotetide si frammenta: uno strappo di 1.500 km tra Turchia e Iran, cosa sta succedendo sul fondo dell’oceano.

A guardarla, la Terra sembra solida, immutabile. Ma sotto la superficie è tutt’altro che ferma. Le placche tettoniche, enormi blocchi di roccia che formano la crosta terrestre, si muovono lentamente, si spingono l’una contro l’altra, si sovrappongono e, a volte, si rompono.

È un processo che dura milioni di anni, ma quando succede, può cambiare per sempre la geografia di un’intera regione.

Le placche oceaniche, più pesanti di quelle continentali, hanno una sorte ben precisa: col tempo sprofondano nel mantello terrestre, un fenomeno chiamato subduzione. Di solito accade in modo graduale, con la placca che scivola lentamente sotto un’altra.

Ma a volte le cose non vanno secondo i piani: invece di piegarsi e affondare dolcemente, la placca si spezza di colpo, aprendo una gigantesca frattura nelle profondità della Terra. E quando questo succede, il suolo si deforma, il rischio di terremoti aumenta e tutto l’equilibrio della crosta terrestre cambia.

Un’enorme crepa invisibile

Ed è proprio quello che sta accadendo sotto la Turchia e l’Iran. Da tempo, gli scienziati tengono d’occhio la placca Neotetide, un antico fondale oceanico rimasto intrappolato tra l’Arabia e l’Eurasia. Ora, grazie a nuove ricerche, hanno scoperto che questa placca si sta rompendo, e la frattura si sta allungando sempre di più, raggiungendo i 1.500 km di estensione.

Un team di geologi dell’Università di Göttingen ha studiato gli effetti della catena montuosa degli Zagros, tra Iraq e Iran, sui movimenti della crosta terrestre. Analizzando i dati degli ultimi 20 milioni di anni, hanno scoperto che la placca Neotetide non sta solo affondando: si sta letteralmente strappando in due, in orizzontale.

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Fondale dell’oceano (Canva foto) – www.sciencecue.it

Una frattura lunga quanto l’Italia

Gli esperti hanno individuato una spaccatura che parte dalla Turchia sud-orientale e arriva fino al nord-ovest dell’Iran, e che continua ad allungarsi. Usando modelli geodinamici avanzati, hanno capito che non sono solo le montagne a spingere verso il basso il suolo. La spiegazione più probabile è che la placca Neotetide, ancora attaccata alla placca araba, stia tirando giù l’intera regione mentre si separa, deformando il terreno in profondità.

Questa scoperta potrebbe avere conseguenze importanti. Oltre a modificare la struttura della crosta terrestre, la frattura potrebbe aumentare il rischio di terremoti in tutta l’area. Ma non solo: i dati raccolti potrebbero anche aiutare la ricerca di risorse naturali, come minerali ed energia geotermica. In poche parole, mentre in superficie tutto sembra tranquillo, nel sottosuolo qualcosa di enorme sta cambiando.