Il DNA riscrive la storia dell’origine del patogeno della carestia irlandese: ecco da dove proveniva e come si è diffuso.
Il DNA è come un gigantesco libro della vita, pieno di informazioni che raccontano la storia di ogni organismo, dalle persone ai batteri. Grazie ai progressi della scienza, oggi possiamo leggerlo nel dettaglio e scoprire cose impensabili, come l’origine di antiche malattie o il percorso che un patogeno ha seguito per diffondersi nel mondo. Ed è proprio grazie a queste tecnologie che un mistero lungo quasi due secoli ha finalmente trovato risposta.
Negli ultimi anni, i ricercatori hanno iniziato a usare il DNA come una macchina del tempo. Analizzando il materiale genetico di virus, funghi e batteri, sono riusciti a capire dove e quando certe malattie sono comparse per la prima volta. Questo metodo ha già cambiato la nostra visione di molte epidemie storiche e ora ha riscritto anche la storia della grande carestia irlandese delle patate.
Finora, si pensava che il patogeno responsabile fosse nato in Messico, per poi spostarsi in Europa e causare il disastro. Ma la scienza ha un modo tutto suo di ribaltare le certezze. Studiando il genoma di questo organismo e confrontandolo con altri simili, gli scienziati hanno scoperto qualcosa di inaspettato: le sue vere radici non sono in Messico, ma molto più a sud.
Dopo anni di ricerche e analisi genetiche, gli studiosi hanno finalmente messo insieme tutti i pezzi del puzzle. E la verità è sorprendente.
Un nuovo studio della North Carolina State University ha svelato che il patogeno Phytophthora infestans, quello che ha devastato l’Irlanda nell’800, è nato nelle Ande sudamericane. Da lì, si è poi diffuso verso il Nord America e infine in Europa, scatenando la carestia.
La prova sta nel suo DNA, che ha molte più somiglianze con due patogeni sudamericani, Phytophthora andina e Phytophthora betacei, che con quelli messicani. Insomma, la vecchia teoria sull’origine messicana non regge più: il vero punto di partenza è il Sud America.
Ma non è solo una scoperta storica. Questo studio cambia anche il modo in cui possiamo affrontare il problema oggi. Il patogeno della peronospora esiste ancora e continua a minacciare le coltivazioni di patate e pomodori in tutto il mondo. Capire le sue origini significa anche trovare nuovi modi per combatterlo.
Gli scienziati avvertono che il cambiamento climatico sta mettendo a rischio le varietà di patate selvatiche delle Ande, che potrebbero contenere la chiave per sviluppare piante più resistenti alla malattia. Se non si interviene in tempo, potremmo perdere una risorsa preziosissima prima ancora di scoprire tutto il suo potenziale.