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Data di scadenza: in questi casi devi rispettarla alla lettera | Un solo giorno in più e stai malissimo

Illustrazione della data di scadenza di un uovo (Depositphotos FOTO) - www.sciencecue.it

Illustrazione della data di scadenza di un uovo (Depositphotos FOTO) - www.sciencecue.it

La data di scadenza è molto importante, e in certi casi non va assolutamente sottovalutata. Un giorno può fare la differenza.

La data di scadenza sugli alimenti può creare un pò di confusione. Alcuni prodotti vanno buttati subito dopo la data indicata, altri invece sono ancora buoni per giorni, se non settimane. Insomma, non tutto scade allo stesso modo.

Ci sono due diciture importanti da conoscere: “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. La prima indica che dopo quella data il cibo potrebbe essere pericoloso (come nel caso di carne o pesce freschi), mentre la seconda è più una questione di qualità.

Molti alimenti si possono consumare anche dopo la scadenza, basta usare un pò di buon senso. Pasta secca, riso, biscotti e conserve spesso durano molto più a lungo, mentre yogurt e formaggi stagionati resistono senza problemi per giorni oltre la data indicata. 

Buttare via cibo ancora buono è uno spreco enorme, quindi vale sempre la pena controllare aspetto, odore e sapore prima di gettare qualcosa. In molti casi, il vero giudice non è la data stampata sulla confezione, ma i nostri sensi!

La data di scadenza

Quante volte ci siamo ritrovati a fissare la data di scadenza su un prodotto, indecisi se buttarlo o rischiare un assaggio? Capita a tutti. A volte seguiamo la data stampata come fosse un ordine perentorio, altre volte ci fidiamo del nostro istinto (e del naso). Il problema è che non tutti gli alimenti scadono allo stesso modo, e spesso finiamo per buttare via cibo perfettamente commestibile solo perché “così c’è scritto”.

Il punto è che ci sono due tipi di indicazioni: “da consumarsi entro”, che significa “occhio, dopo questa data potrebbe essere rischioso”, e “da consumarsi preferibilmente entro”, che invece vuol dire solo che dopo il cibo potrebbe perdere un pò di sapore o consistenza, ma non è detto che faccia male. Eppure, quante volte abbiamo gettato via uno yogurt perché scaduto il giorno prima, senza neanche aprirlo?

Illustrazione della data di scadenza su un barattolo (Depositphotos FOTO) - www.sciencecue.it
Illustrazione della data di scadenza su un barattolo (Depositphotos FOTO) – www.sciencecue.it

Cosa possiamo mangiare

Secondo Altroconsumo, ci sono tantissimi alimenti che possiamo tranquillamente consumare oltre la data indicata. La pasta e il riso, per esempio, possono durare anche mesi in più, basta che siano conservati bene e non abbiano visitatori indesiderati (tipo farfalline). Biscotti e crackers? Al massimo diventano un pò molli, ma di certo non sono velenosi.

Al contrario, ci sono prodotti con cui è meglio non scherzare: pesce, carne cruda, formaggi freschi vanno rispettati alla lettera, perché possono sviluppare batteri pericolosi. Le uova, specialmente se usate crude, meglio consumarle entro la scadenza, mentre i formaggi stagionati resistono bene e, se fanno la muffa, basta raschiarla via. Alla fine, più che guardare la data, dovremmo fidarci di vista, olfatto e buon senso.