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Campi Flegrei, dai Romani ai giorni nostri: la storia del bradisismo

Campi Flegrei

Foto dei Campi Flegrei (Canva foto) - www.sciencecue.it

Un fenomeno millenario che ha modellato il territorio flegreo: la storia del bradisismo dei Campi Flegrei fino ai giorni nostri.

I Campi Flegrei sono un luogo unico al mondo, dove storia e natura si intrecciano in un equilibrio tanto affascinante quanto instabile. Qui, tra Napoli e il mare, il suolo non è mai davvero fermo.

Sotto la superficie, la Terra si alza e si abbassa lentamente in un movimento quasi impercettibile ma che, nel tempo, ha trasforma il paesaggio e la vita delle persone. Questo fenomeno si chiama bradisismo, un termine che significa proprio “movimento lento del suolo”. A volte il terreno si solleva, altre volte sprofonda, influenzato dalle dinamiche profonde della caldera vulcanica.

Il segno più evidente di questo movimento si trova nel Serapeo di Pozzuoli, un antico mercato romano spesso scambiato per un tempio. Osservando le sue colonne, si notano dei fori a diverse altezze: sono stati scavati dai litodomi, molluschi marini che vivono solo in acqua.

Ciò significa che, nei secoli, il Serapeo è stato sommerso dal mare e poi è tornato in superficie più volte. Grazie a queste tracce, gli scienziati sono riusciti a ricostruire le oscillazioni del suolo nel corso del tempo.

Le grandi crisi bradisismiche del XX secolo

Negli ultimi decenni, il bradisismo ha causato veri e propri sconvolgimenti nella vita di chi abita nei Campi Flegrei. Tra il 1969 e il 1972, il suolo si sollevò di circa 170 cm, provocando crepe negli edifici e danni strutturali. La situazione peggiorò al punto che le autorità decisero di evacuare il Rione Terra, il centro storico di Pozzuoli, per evitare il rischio di crolli.

Ma la crisi più grave arrivò poco dopo, tra il 1982 e il 1984. Il terreno si sollevò ancora, questa volta di 185 cm, e la terra tremò con migliaia di scosse sismiche. Alcuni terremoti furono così forti da essere avvertiti chiaramente dalla popolazione, facendo crescere la paura. A ottobre del 1983 si verificò uno sciame sismico particolarmente intenso, che spinse le autorità a evacuare altre zone della città. Alla fine di questa crisi, Pozzuoli si era sollevata di oltre 3,5 metri rispetto agli anni ‘60, con conseguenze visibili ancora oggi sul paesaggio.

Campi Flegrei
Foto dei Campi Flegrei (Canva foto) – www.sciencecue.it

Il bradisismo oggi: un fenomeno ancora attivo

Dopo un periodo di relativa calma, dal 2005 il terreno ha ripreso a sollevarsi. Gli strumenti di monitoraggio mostrano che il porto di Pozzuoli è l’area più colpita, con un innalzamento progressivo del suolo che non accenna a fermarsi. Tra il 2023 e il 2025, il fenomeno è continuato, e ciò porta a tenere alta l’attenzione degli esperti.

Per chi vive in questi luoghi, il bradisismo è parte della quotidianità. Gli aggiornamenti settimanali dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) aiutano a tenere sotto controllo la situazione, ma il fenomeno resta imprevedibile. Dopo duemila anni di storia documentata, una cosa è certa: il respiro della Terra nei Campi Flegrei non si è ancora fermato.