La parcella del dentista è un salasso: non se richiedi questo Bonus | Pochi documenti per risparmiare centinaia di euro
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Illustrazione di un dentista (Pixabay FOTO) - www.sciencecue.it
La parcella del dentista può essere veramente dura da digerire, eppure può esserci una soluzione che può fare al tuo caso.
Andare dal dentista non è mai una passeggiata, né per la bocca né per il portafoglio. Le spese odontoiatriche possono variare parecchio a seconda del trattamento necessario: una semplice pulizia costa molto meno di un impianto o di un’ortodonzia completa.
Il prezzo di una visita può partire da qualche decina di euro, ma se si parla di otturazioni, devitalizzazioni o estrazioni, i costi salgono velocemente.
Gli impianti dentali, ad esempio, sono tra i trattamenti più costosi e possono arrivare a diverse migliaia di euro, soprattutto se servono più elementi e materiali di qualità.
Fortunatamente, esistono diverse soluzioni per risparmiare un pò. Alcune assicurazioni sanitarie offrono coperture odontoiatriche, e in certi casi si può accedere a cure dentistiche presso strutture pubbliche a prezzi ridotti.
Un’ottima soluzione
Chiunque sia mai andato dal dentista sa bene che, tra un’otturazione e una pulizia, il conto finale può diventare salato. Per fortuna, esiste il Bonus Dentista, una misura pensata per aiutare chi ha difficoltà economiche ad accedere a cure odontoiatriche essenziali. Si tratta di un’agevolazione del Sistema Sanitario Nazionale, sviluppata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, per garantire a tutti, anche a chi ha un reddito basso, il diritto a un sorriso sano.
Ma come si accede a questa agevolazione? Semplice: serve la prescrizione del medico di base, del pediatra o di uno specialista, che deve compilare la ricetta del SSN. Una volta ottenuta, bisogna rivolgersi a un dentista sociale, ovvero un professionista abilitato a fornire cure a prezzi calmierati o, in alcuni casi, gratuitamente. Non tutti i dentisti partecipano al programma, quindi per sapere a chi rivolgersi basta controllare le informazioni fornite dall’ASL di riferimento.
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Chi ne ha diritto
Ora, chi può effettivamente beneficiare di questo bonus? Non si tratta di un’agevolazione aperta a tutti, ma è destinata a specifiche categorie di persone. Parliamo di chi soffre di malattie croniche o dipendenze che comportano problemi odontoiatrici, chi ha patologie pregresse che potrebbero peggiorare a causa di infezioni dentali, famiglie con redditi bassi e chi vive in condizioni di povertà. Anche i bambini sotto i 6 anni possono usufruirne senza spese, mentre tra i 6 e i 14 anni c’è un ticket ridotto, che varia a seconda della regione. Il requisito principale è avere un ISEE inferiore a 36.151,98 euro.
E se non si rientra in queste categorie? C’è comunque una possibilità di risparmio attraverso le detrazioni fiscali. Le spese odontoiatriche che superano i 129,11 euro possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, con una riduzione del 19% dell’importo pagato. Tuttavia, attenzione: la detrazione vale solo per le cure sanitarie e non per interventi puramente estetici. Quindi, se stai pensando a uno sbiancamento per un sorriso da star, quello dovrai pagarlo di tasca tua!