Contribuenti avvisati: la carta di credito è solo della plastica inutile | Non potrete più usarla per prelevare

I mutamenti che hanno coinvolto il mondo dei pagamenti digitali sono arrivati a mettere in discussione il ruolo di carte di credito e bancomat. Cosa aspettarsi negli anni a venire?

L’utilizzo della carta di credito è divenuto, ormai già da diversi decenni, una costante per la stragrande maggioranza dei cittadini, che si assicurano sempre di possedere la loro tessera all’interno del portafoglio prima di recarsi in qualunque posto.

Le carte si basano sul prelevamento dei fondi necessari a compiere una transazione direttamente dal conto corrente dell’intestatario della carta stessa, monitorando le spese mensili attraverso l’estratto conto che la banca di fiducia fornisce al consumatore.

Le tecnologie relative all’utilizzo delle carte di credito sono state soggette a numerosi incrementi nel corso degli anni, in modo da ottimizzare l’esperienza degli acquirenti, ma anche dei venditori, avvalendosi di procedimenti sempre più sofisticati.

E se è vero che nell’ambito della compravendita effettuata attraverso carta di credito la sicurezza abbia da sempre rappresentato una priorità assoluta, l’attenzione dei circuiti bancari a riguardo non è mai stata da meno, introducendo sistemi in grado di contrastare tentativi di truffe o clonazione.

Un futuro ormai segnato per carte e bancomat

Nel corso degli ultimi anni, il punto di riferimento rappresentato dagli sportelli bancomat ha cominciato un lento ed inesorabile declino, divenendo una pratica sempre meno diffusa. Gli sportelli attuali, già noti e frequentati, soprattutto in passato, per la loro vasta gamma di servizi stanno, tuttavia, per essere travolti da un’introduzione rivoluzionaria, che comporterà l’ingresso di software completamente automatizzati, allo scopo di accrescere sia la praticità, ma soprattutto la sicurezza delle funzionalità offerte.

Per spiegare in parole povere il destino degli sportelli Atm, la fase di progressiva scomparsa dell’utilizzo di carte di credito e bancomat per l’erogazione del contante, attualmente già in piena rivoluzione, compirà un ulteriore passo verso la definitiva fine.  A testimonianza di ciò la decisione da parte di numerosi istituti di credito di chiudere diverse filiali in tutto il territorio italiano è direttamente correlata al crescente utilizzo di applicazioni comodamente usufruibili via smartphone e del boom avvenuto nel campo delle transazioni digitali.

Stando ai dati diffusi dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First CISL, attualmente il 42,8% dei Comuni della penisola risulta essere sprovvisto di sportelli Atm, la maggior parte dei quali soggetti a dismissione; pensate che nel corso del 2024 sono stati addirittura 508 i punti di prelievo ad essere scomparsi in via definitiva.

Una tecnologia rivoluzionaria

L’introduzione epocale è rappresentata nell’integrazione agli ATM del così detto sistema NFC (Near Field Communication), ovverosia lo stesso comunemente utilizzato in ogni transazione contactless, ormai sempre più diffuse tra i POS di ultima generazione. Ciò vuol dire che per il prelevamento dagli sportelli non si renderà più necessario presentarsi sempre muniti della propria carta di credito o del proprio bancomat, bensì sarà sufficiente mostrare lo smartphone.

Lo sfruttamento di un’interfaccia touchscreen consentirà di autenticarsi unicamente mediante i sistemi di riconoscimento e sblocco dei classici smartphone, come ad esempio il riconoscimento facciale o tramite l’impronta digitale. Si tratta di una scelta in grado di favorire una maggior sicurezza, fornendo un contrasto concreto ai rischi di truffe e clonazioni delle carte di credito, assicurando l’effettuazione dell’erogazione del contante in modo sempre più pratico e rapido.