Questo bonus non esiste: migliaia di italiani sono caduti in trappola | Una mail e ti rubano tutto
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mail falsa (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Esiste una mail falsa che allude ad un bonus che tira in trappola milioni di utenti a cui hanno rubato tutto.
Con la crescente digitalizzazione delle comunicazioni, le truffe online sono diventate una minaccia sempre più presente nella vita quotidiana. Bisogna infatti, fare sempre attenzione sia alle chiamate che agli sms o mail che ci arrivano quotidianamente.
Tra le tecniche più usate dai cybercriminali ci sono le truffe tramite email, note anche come “phishing”, che mirano a ingannare gli utenti per ottenere informazioni sensibili, come credenziali di accesso, dati bancari e numeri di carta di credito.
Questi messaggi fraudolenti si presentano spesso con un aspetto credibile e professionale, imitando la grafica e lo stile di banche, enti governativi, aziende tecnologiche o servizi di posta elettronica. Ad esempio messaggi di Poste o banche molto conosciute sono spesso utilizzati.
Il loro obiettivo è spingere il destinatario a compiere un’azione pericolosa, come cliccare su un link, scaricare un file o fornire dati personali, mettendo così a rischio la propria sicurezza. Spesso si usano frasi ingannevoli che alludono a qualcosa di reale.
Come funzionano le truffe cia email?
Le mail truffaldine possono assumere diverse forme, ma generalmente seguono uno schema comune. Spesso contengono un messaggio allarmante, come un avviso di conto bloccato, un pagamento non autorizzato o una vincita in denaro, che induce l’utente a reagire impulsivamente. Il link incluso nel messaggio porta a un sito web contraffatto, che imita alla perfezione quello originale, spingendo la vittima a inserire dati personali.
Un’altra tecnica molto diffusa è quella degli allegati infetti, ovvero file che, una volta aperti, installano virus o malware sul dispositivo della vittima. Questi programmi possono registrare tutto ciò che viene digitato sulla tastiera, permettendo ai truffatori di rubare password e informazioni sensibili.
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Un finto bonus
Recentemente, in rete si è diffusa la notizia che sarebbe possibile richiedere il Bonus vista fino al 28 febbraio 2025, ma non esiste alcuna conferma ufficiale da parte dello Stato. Diversi siti e privati stanno diffondendo informazioni fuorvianti, invitando i cittadini a mandare i propri dati personali, tra cui codice fiscale e certificato ISEE, a indirizzi email che non hanno nulla a che fare con le istituzioni.
L’agevolazione prevede un presunto sconto su occhiali e lenti a contatto, ma desta sospetti, soprattutto per la richiesta di un ISEE fino a 28.500 euro, mentre il vero Bonus vista prevedeva un limite di 10.000 euro. Il Bonus vista ufficiale era stato introdotto dal Ministero della Salute nel 2022 per aiutare le famiglie con basso reddito, offrendo uno sconto di 50 euro per l’acquisto di occhiali o lenti a contatto, ma la Legge di Bilancio 2024 ha cancellato questa agevolazione.