Raccolta differenziata: questo materiale non sai mai dove buttarlo | Controlla queste cifre per non ricevere una multa
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I dubbi sulla raccolta differenziata (Canva/Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Un errore molto comune nell’ambito della raccolta differenziata riguarda lo smaltimento di un materiale. Ecco le cifre da sorvegliare per compiere la scelta corretta
Un’occasione preziosa per smaltire i rifiuti nel pieno rispetto dell’ambiente è la raccolta differenziata. Questa permette di separare, riciclare e smistare nel modo più consono i rifiuti prodotti dalla comunità cittadina, così da produrre emissioni inquinanti ridotte ed evitando che i materiali si disperdano nell’ambiente a seguito dell’incenerimento dei residui.
La possibilità rappresenta anche un modo per trasformare i rifiuti, all’apparenza ormai inutilizzabili, in una fonte di ricchezza da riutilizzare, conferendo un nuovo ciclo e una nuova utilità. Ma ciò permette anche di risparmiare acqua e materie prime, altrimenti impiegate nei processi produttivi correlati.
Ciascun territorio stabilisce e segue le proprie regole per quanto riguarda la raccolta differenziata. Per conoscere quanto esposto dal proprio Comune di residenza bisogna sempre informarsi precedentemente, in modo da assumere le decisioni più rispettose e corrette.
La divisione, valida a livello nazionale, dei rifiuti si compone di sei differenti bidoni: vetro, plastica, carta e cartone, alluminio e metalli, umido o organico ed indifferenziato. Nel caso in cui si debba procedere allo smaltimento di rifiuti non catalogabili in nessuna delle precedenti categorie, sarà opportuno recarsi nei punti di raccolta predisposti.
Dove bisogna buttare questo materiale?
Nell’ambito della raccolta differenziata, un dubbio riguarda lo smaltimento più corretto del polistirolo. Stiamo parlando di un materiale prevalentemente impiegato come recipiente alimentare, sottoforma di vaschette, imballaggi o vassoi, con funzione d’imballaggio, ma che può anche essere utilizzato come isolante, per via delle sue capacità di emarginare i suoni e il calore, impedendo anche la proliferazione di funghi, muffe e batteri.
Il principale dubbio per i cittadini che si trovano a dover smaltire il polistirolo riguarda la possibilità di buttarlo o nella plastica, o nell’indifferenziato. Per definire chiaramente quale sia la scelta più corretta, è fondamentale chiarire una distinzione fondamentale, ovverosia quella tra polistirolo per alimenti e polistirolo da imballaggio.
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Le regole per un opportuno riciclo
A tal proposito, possiamo affermare che il polistirolo per alimenti, i cui contenitori sono generalmente contrassegnati dalle diciture PS o PS 06, rendendosi riconoscibili, devono essere smaltiti nella raccolta della plastica, assicurandosi che all’interno delle stesse non siano presenti tracce di alimenti, praticando dunque un opportuno lavaggio prima di inserirli nel cestino. Nel caso in cui ciò non fosse possibile o si presentasse un’importante quantitativo di residui, sarà meglio optare direttamente per lo smaltimento nell’indifferenziato.
Discorso differente e leggermente più articolato per quanto concerne il polistirolo da imballaggio, il cui principale esempio è fornito da quello che si trova all’interno delle scatole di elettrodomestici o intorno a mobili ed oggetti di arredo particolarmente delicati, svolgendo una funzione protettiva. In questo caso occorre sottolineare un’ulteriore distinzione tra le grandi città, dove lo smaltimento più opportuno viene indicato nel bidone della plastica, e i Comuni di modeste dimensioni. In questo caso bisogna sempre consultare le linee guida del proprio Comune d’appartenenza ed attenersi alle stesse, ma generalmente viene imposto di disfarsene gettandolo all’interno della busta d’indifferenziato.