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Uova, hai sempre commesso un errore durante la cottura: altro che 100° | Cuoci tutto a questa temperatura

Uova

Cesto di uova (Freepik foto) - www.sciencecue.it

Appuntati questo metodo quando devi cuocere le uova. Il risultato risulterà decisamente migliorato. Ecco cosa dicono i ricercatori a riguardo

L’uovo è un alimento fondamentale, che gli specialisti inseriscono all’interno di svariati programmi di dieta personalizzati, in quanto ricchi di vitamine dei gruppi A, E, B1 e D. Da sottolineare è anche la presenza di sali minerali, su tutti il fosforo, che interviene direttamente nella formazione ossea.

Per quanto riguarda, invece, i grassi, il loro quantitativo si aggira intorno al 10%; tra questi la maggior percentuale è rappresentata dalle lecitine, che svolgono un’azione benefica nei confronti delle arterie, aiutandole a preservare la loro elasticità.

Concentrandosi sull’ambito puramente culinario, rappresentano un alimento estremamente versatile, che in base al gusto, alle possibilità e alle esigenze potrà essere preparato in decine di modi differenti, in abbinamento a verdure, carne, pesce e molto altro.

Chi è alla ricerca di un’alternativa che comporti un contenuto calorico estremamente ridotto, la scelta migliore è affidarsi alle uova in camicia o alle uova bollite, indubbiamente più indicate per chi sta seguendo una dieta povera di calorie rispetto alle uova fritte o strapazzate, per esempio.

Una tecnica decisamente interessante

La cottura più indicata in merito alla preparazione delle uova, tuttavia, risulta essere il metodo della “cottura periodica”. A rivelarlo sono i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale dell’Università Federico II di Napoli. Lo studio si basa sull’estrema differenza che tuorlo e albume possiedono sotto il profilo fisico-chimico, il ché si ripercuote direttamente sulla temperatura di cottura più appropriata.

In tal senso, è emerso che la soluzione ideale sarebbe cuocere le uova per un periodo temporale di 32 minuti, alternando l’immersione del prodotto prima a 100°C, poi a 30°C, praticando, per l’appunto, la cottura periodica circa ogni due minuti d’orologio.

Dalla teoria si è passati poi alla pratica, attraverso i test effettuati dai ricercatori con l’impiego effettivo di uova, che ha incluso all’interno dell’esperimento uova sottovuoto, poco cotte e molto cotte, sottoposte a modalità e tempistiche di cottura profondamente differenti. I composti che hanno avuto origine da questo processo sono stati esaminati attentamente usufruendo dell’azione combinata della risonanza magnetica e della gascromatografia.

Uova in pentola
Come cuocere le uova (Freepik foto) – www.sciencecue.it

Quali sono stati i risvolti?

I risultati finali sono stati pubblicati sulla rivista del Nature Communications Engineering, evidenziando come la pratica della cottura periodica avesse permesso di fruttare, al termine del processo, un uovo presentante un tuorlo molto simile al medesimo ottenibile dalla cottura sottovuoto e un albume che si avvicinava in parte al sottovuoto, in parte ad una cottura non particolarmente eccessiva. Inoltre è stato dimostrato come questa pratica consenta, sotto il profilo organolettico, di conservare un quantitativo maggiore di polifenoli, se comparato ad altre tecniche di cottura.

La sperimentazione è proseguita, anche da parte della giornalista Jasmin Fox-Skelly, della BBC, che ha invece manifestato non proprio piena soddisfazione in riferimento al risultato conseguito. Questi ha segnalato come l’albume risultasse quasi sodo, ma il tuorlo non fosse sufficientemente liquido, definendo il gusto non esattamente come auspicato. Si tratta comunque di un passo in avanti, che potrebbe condurre, negli anni a venire, ad impiegare il medesimo approccio anche per altri alimenti. Sia che questo avvenga a casa propria, sia all’interno delle cucine dei ristoranti.