11.000 anni di “alleanza”: il DNA delle pecore svela il legame tra pastori e civiltà dall’Asia all’Europa
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Pecore e illustrazione del DNA (Canva foto) - www.sciencecue.it
Il DNA svela 11.000 anni di legame tra pastori e civiltà: la scoperta sconvolgente che fa luce sulla storia dell’umanità.
Negli ultimi anni, lo studio del DNA antico ha permesso di ricostruire pezzi di storia che sembravano perduti. Analizzando i geni di esseri umani e animali vissuti migliaia di anni fa, gli scienziati stanno riscrivendo il nostro passato, rivelando come e quando le specie si siano incrociate, spostate e adattate.
Una delle scoperte più affascinanti riguarda proprio l’allevamento degli animali: un processo che non solo ha trasformato loro, ma ha cambiato profondamente anche noi.
Le pecore, per esempio, ci accompagnano da millenni. Non sono state solo una fonte di cibo, ma hanno fornito latte, lana e materiali essenziali per la nostra sopravvivenza. Gli antichi allevatori hanno selezionato con cura le caratteristiche migliori, cambiando colore del vello, resistenza e capacità produttive. E tutto questo è scritto nel loro DNA, che oggi ci racconta una storia sorprendente.
Ora, grazie alle nuove tecniche di analisi genetica, possiamo seguire il viaggio delle pecore nel tempo e nello spazio, scoprendo quando e come sono state addomesticate, dove si sono spostate e in che modo hanno influenzato le civiltà umane. Ed è proprio quello che ha fatto un gruppo di scienziati in uno studio che getta nuova luce su questa antica “alleanza”.
Una storia lunga 11.000 anni
Un team internazionale di ricercatori ha analizzato 118 genomi di pecore antiche, trovati in siti archeologici sparsi dall’Irlanda alla Mongolia e risalenti agli ultimi 12.000 anni. I risultati sono straordinari: il primo addomesticamento di questi animali è avvenuto oltre 11.000 anni fa, nella regione della Mezzaluna Fertile, dove gli esseri umani hanno iniziato a selezionare le pecore per renderle più adatte alla vita nelle loro comunità.
Già 8.000 anni fa, gli allevatori avevano iniziato a scegliere con attenzione gli esemplari migliori, influenzando il DNA delle pecore per ottenere determinate caratteristiche. Ad esempio, preferivano gli animali con il manto di un certo colore, segno che già allora l’estetica e l’utilità andavano di pari passo. Il gene più studiato in questo contesto è il KIT, legato al colore bianco della lana, che oggi ritroviamo in molte specie di bestiame.
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Pecore e uomini: un viaggio condiviso
Ma la scoperta più sorprendente riguarda il legame tra la migrazione umana e quella delle pecore. Circa 5.000 anni fa, le grandi popolazioni di pastori delle steppe eurasiatiche iniziarono a spostarsi verso l’Europa occidentale, portando con sé lingue, tradizioni e… greggi. Questo fenomeno non solo ha cambiato il patrimonio genetico delle popolazioni europee, ma ha lasciato il segno anche sulle pecore, che si sono mescolate con le varietà locali, dando vita a nuove razze.
Questa relazione millenaria tra uomini e pecore ha influenzato profondamente le nostre civiltà, plasmando culture, economie e persino il nostro modo di nutrirci. Dietro a un semplice maglione di lana o a un pezzo di formaggio c’è una storia antichissima, scritta nel DNA, che racconta un viaggio lungo 11.000 anni fatto di adattamenti, scelte e connessioni tra uomo e natura.