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Biodiversità in Calabria: scoperta una nuova specie di farfalla, è stata dedicata a Giulio Regeni

Nuova specie farfalla

Nuova specie farfalla (Screenshot articolo Zootaxa Revisiting Diplodoma Zeller)-www.sciencecue.it

Una nuova specie di frarfalla è stata scoperta in sud Italia. Questa scoperta è dedicata al ricercatore scomparso.

La ricerca scientifica ha portato alla luce numerose nuove specie nell’ultimo periodo, contribuendo alla comprensione della biodiversità del nostro pianeta. Una delle più recenti scoperte riguarda la Diplodoma giulioregenii, una nuova specie di lepidottero appartenente alla famiglia Psychidae. Questo studio, pubblicato sulla rivista internazionale Zootaxa, è stato condotto da un team di ricercatori italiani nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC).

Il genere Diplodoma Zeller, 1852, è distribuito tra Europa e Asia e comprende diverse specie note per la loro morfologia peculiare. Fino ad oggi, in Europa si riconoscevano tre specie principali: Diplodoma adspersella, Diplodoma laichartingella e Diplodoma taurica. Tuttavia, recenti studi genetici e morfologici hanno portato a una revisione tassonomica, rivelando l’inconsistenza di D. adspersella come specie distinta e proponendone la sinonimia con D. laichartingella.

Durante campagne di monitoraggio nei boschi della Calabria, in particolare nelle aree di Vallone Argentino e Vallone Tasso, i ricercatori hanno raccolto tre esemplari di un lepidottero finora sconosciuto. Attraverso l’analisi del DNA barcoding e un confronto dettagliato delle strutture genitali maschili, si è riscontrata una significativa differenza genetica e morfologica rispetto alle specie già note. Questo ha portato alla descrizione di Diplodoma giulioregenii come nuova specie per la scienza.

La scoperta di D. giulioregenii sottolinea l’importanza degli habitat forestali della Calabria, un’area ricca di biodiversità ma ancora poco esplorata dal punto di vista entomologico. Le larve di questa nuova specie, come altre appartenenti alla famiglia Psychidae, si sviluppano nutrendosi di muschi, licheni e detriti vegetali, contribuendo al ciclo naturale di decomposizione e rigenerazione dell’ecosistema.

Uno dedica a Giulio Regeni

La scelta del nome Diplodoma giulioregenii non è stata casuale. I ricercatori hanno deciso di dedicare questa nuova specie a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano assassinato in Egitto nel 2016. Questo gesto simbolico rappresenta un omaggio alla sua passione per la conoscenza e alla libertà accademica, valori fondamentali per la comunità scientifica.

La descrizione di Diplodoma giulioregenii rappresenta un’importante scoperta per la tassonomia e la conservazione della biodiversità mediterranea. Allo stesso tempo, il nome assegnato alla specie ricorda l’importanza della ricerca come strumento di progresso e memoria collettiva. Studi come questo dimostrano quanto sia essenziale continuare a esplorare il mondo naturale, valorizzando la conoscenza e la tutela degli ecosistemi.

Giulio Regeni
Giulio Regeni (Wikimedia foto, Asiaecica)www.sciencecue.it

Come si articola lo studio

Gli autori descrivono lo studio basato su analisi morfologiche e sequenze di DNA, confermando che le sequenze di COI ottenute differiscono significativamente da quelle di qualsiasi altra specie nota. Questo ha permesso loro di concludere che si tratta di una nuova specie. La ricerca ha incluso inoltre l’analisi morfologica degli esemplari e l’analisi del DNA barcoding, utilizzando il gene mitocondriale COI per differenziare le specie.

L’aggiunta della nuova specie non altera il numero totale di specie note per il genere in Europa, ma evidenzia la biodiversità e la necessità di ulteriori studi sui Lepidotteri in habitat forestali, specialmente in aree come il sud Italia. Questo tipo di ricerca è fondamentale per comprendere la biodiversità, specialmente in ecosistemi meno studiati come quelli delle foreste mediterranee. La scoperta di nuove specie aiuta a conservare la biodiversità e a comprendere le dinamiche ecologiche delle regioni in cui vivono.