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Nanotecnologie naturali: la falena che usa riflessi ottici per sembrare tridimensionale

Grazie a speciali nanostrutture sulle ali, una falena riesce a sfruttare i riflessi ottici per creare una particolare illusione.

Nel mondo animale, sapersi nascondere è spesso una questione di vita o di morte. Ci sono specie che si mimetizzano tra le foglie, altre che assumono l’aspetto di rami secchi o sassi. Ma alcune, beh… giocano con la luce per creare veri e propri effetti ottici, rendendo il loro camuffamento ancora più ingegnoso. La capacità di sembrare qualcosa di completamente diverso rispetto a ciò che si è davvero è un’arma potentissima, e la natura ha trovato modi sempre più creativi per sfruttarla.

Uno dei trucchi più affascinanti usati da alcuni insetti è proprio la manipolazione della luce. Attraverso colorazioni particolari e strutture microscopiche, questi animali riescono a ingannare l’occhio di chi li osserva. Alcuni imitano foglie morte, altri superfici rugose, ma il vero colpo di genio sta nell’illusione della tridimensionalità. In pratica, alcuni insetti sono piatti come un foglio di carta, ma grazie a riflessi e ombre strategici sembrano avere volume e profondità. Una sorta di magia ottica… ma perfettamente spiegabile dalla scienza.

L’idea che una creatura possa sembrare tridimensionale pur essendo completamente piatta sembra un trucco da prestigiatore, eppure in natura accade. Alcuni bruchi, ad esempio, sembrano spine per non essere mangiati, mentre certe farfalle, ancora allo stadio di crisalide, sembrano escrementi di uccello (decisamente poco appetitoso per un predatore). Ma la falena scoperta recentemente porta questa strategia su un altro livello: non si limita a sembrare un oggetto, ma gioca con la luce per creare un’illusione ottica.

Oltre a essere una meraviglia dell’evoluzione, scoperte come questa potrebbero ispirare nuove tecnologie. Studiare come la natura sfrutta i riflessi e la struttura della materia potrebbe aprire la strada a materiali che cambiano aspetto a seconda dell’illuminazione. Immagina superfici che si mimetizzano automaticamente o tessuti che si adattano alla luce… Fantascienza? Forse no.

Come fa la Eudocima aurantia a sembrare tridimensionale?

Un team di scienziati della Murdoch University e della University of Western Australia ha fatto una scoperta incredibile studiando la falena Eudocima aurantia, un insetto originario del Queensland settentrionale e del sud-est asiatico. Questa falena, pur avendo ali perfettamente piatte, riesce a dare l’impressione di essere tridimensionale, grazie a nanostrutture specializzate che riflettono la luce in un modo molto particolare.

Secondo la ricercatrice Dr. Annie Jessop, queste microscopiche strutture sulla superficie dell’ala imitano i riflessi di una foglia curva, creando un effetto ottico super realistico. Il colore delle ali, ottenuto grazie a una combinazione di pigmentazione e riflessi strutturali, riproduce le sfumature del marrone tipiche delle foglie secche. Ma la cosa più sorprendente è che questi riflessi appaiono solo nelle aree che, se l’ala fosse davvero tridimensionale, risulterebbero curve. È come se la falena avesse trovato il modo di ingannare il cervello dei predatori, facendogli credere di vedere qualcosa che in realtà… non c’è.

L’incredibile effetto dell’Eudocima aurantia (Lodewicus de Honsvels – Wikimedia Commons foto) – www.sciencecue.it

Un trucco visivo per sfuggire ai predatori

Il motivo dietro questa abilità è piuttosto semplice: sopravvivere. Essere scambiati per una foglia permette alla Eudocima aurantia di evitare di finire nel becco di un uccello affamato. Secondo Dr. Jennifer Kelley, della University of Western Australia, questo tipo di mimetismo è una delle strategie più raffinate che si possano osservare in natura. Inganna la vista, sfruttando il modo in cui i predatori percepiscono la profondità e le forme.

Gli scienziati hanno scoperto questo trucco esaminando esemplari conservati nel London Natural History Museum, che ospita una delle collezioni più vaste di falene di questo tipo. E a quanto pare, la Eudocima aurantia non è l’unica del suo genere ad aver sviluppato questo inganno visivo. Alcuni studi precedenti hanno già identificato altre falene capaci di modificare l’aspetto delle loro ali grazie a strutture nanometriche. In pratica, questi insetti hanno portato il concetto di mimetismo a un livello completamente nuovo, trasformandosi in autentici illusionisti della natura.

Published by
Furio Lucchesi