Ti rimborsano subito i danni: la sentenza della Cassazione è chiara | Se vivi qui puoi intentare una causa

Una sentenza cambia tutto (pexels.com) - www.sciencecue.it
Un importante precedente storico chiarisce le condizioni per il risarcimento danni: il fatto è successo in questa città italiana
Ci sono luoghi noti per essere parecchio rumorosi. Pensiamo ai centri storici, dove si addensano quotidianamente traffico e sovra presenza turistica.
Potremmo pensare ad altri luoghi come gli stazionamenti dei bus o dei treni, con circolazione di mezzi notturni ed un forte incidere della movida nei fine settimana in termini di traffico automobilistico.
In ogni caso, la presenza di residenze urbane in luoghi di forte circolazione ha portato con sé per anni dubbi rispetto ai diritti delle persone che quotidianamente vivono con queste interferenze.
Un’illustre sentenza della Corte di Cassazione avrebbe in questo senso il potenziale di aprire la strada a numerose richieste di risarcimento da parte dei cittadini residenti nelle vicinanze di ambienti rumorosi.
La storica sentenza
Come riportato anche da Brocardi, la terza sezione civile della Suprema Corte ha confermato il diritto di una famiglia di Varazze, situata nella provincia di Savona, a ricevere un risarcimento pari a un milione di euro da parte di Autostrade per l’Italia (Aspi). Tale pronuncia deriva dall’eccessivo inquinamento acustico causato dalla prossimità della loro abitazione alla A10, nonché dalla mancanza di adeguate barriere fonoassorbenti. Secondo Assoutenti, questa decisione potrebbe rappresentare un punto di partenza per molte altre azioni legali similari.
Oltre ai danni arrecati alla salute in termini acustici e di inquinamento, la situazione ha comportato un significativo deprezzamento della loro proprietà. La Corte d’Appello di Genova aveva già riconosciuto precedentemente la responsabilità di Aspi, condannandola al risarcimento. Ora, la Cassazione ha confermato tale sentenza, enfatizzando la priorità del diritto alla salute rispetto agli interessi economici delle concessionarie autostradali e la violazione dell’articolo 844 del Codice Civile, il quale disciplina le immissioni di rumore e stabilisce che tali immissioni non debbano superare i limiti di normale tollerabilità.

Cosa cambia per i cittadini
La decisione della Cassazione apre nuove prospettive per tutti coloro che risiedono nelle immediate vicinanze delle autostrade e subiscono disagi simili. Assoutenti prevede un incremento significativo di cause legali contro Aspi e altri gestori autostradali in tutto il territorio nazionale. Nel caso in cui le abitazioni siano situate nei pressi di tratti autostradali privi di adeguate barriere fonoassorbenti, i residenti potrebbero avere diritto a un risarcimento analogo a quello ottenuto dalla famiglia ligure.
Coloro che ritengono di essere stati danneggiati in modo simile possono rivolgersi a un legale esperto in diritto civile o alle associazioni di consumatori per valutare la possibilità di intraprendere un’azione legale. La sentenza costituisce un importante precedente giuridico e, con il supporto di perizie tecniche che dimostrino il superamento dei limiti di tollerabilità del rumore, potrebbero esserci buone possibilità di successo.