Scatta la multa: INPS, non violare questa legge sulla malattia | Ti ritrovi la busta paga più bassa

Esiste una legge sulla malattia che non va violata (depositphotos.com) - www.sciencecue.it
Esiste una legge sulla malattia che non va violata se non si desidera avere una busta paga più bassa. L’INPS non transige assolutamente.
Nel campo delle norme previste e gestite dall’INPS, emergono frequentemente interrogativi circa regole da osservare e principi specifici, soprattutto in termini di controlli.
In particolare, tra i controlli previsti si varano le visite fiscali, che hanno il compito di garantire un monitoraggio dei dipendenti che richiedono la malattia e di assicurarsi che tale diritto non venga richiesto a vuoto.
Le regolamentazioni attualmente in vigore sono concepite per assicurare un controllo rigoroso della condizione di malattia, prevenendo eventuali abusi e tutelando le risorse pubbliche tutte.
Di recente, l’INPS ha fornito ulteriori chiarimenti su aspetti fondamentali, nell’obbiettivo di eliminare le disparità tra lavoratori del settore sia pubblico che privato.
Fasce orarie e giorni stabiliti
In conformità con quanto disposto dall’INPS nella circolare 4640/2023, le visite fiscali per i docenti e il personale ATA devono svolgersi all’interno di fasce orarie specifiche. Gli accertamenti medico-legali domiciliari sono previsti dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle ore 17:00 alle 19:00, compresi nelle domeniche e nei giorni festivi. Tale decisione trova fondamento nella sentenza del Tar del Lazio n. 16305/2023, la quale ha evidenziato l’importanza di armonizzare i controlli tra il settore pubblico e privato al fine di prevenire disparità di trattamento tra i lavoratori.
Qualora un docente o un membro del personale ATA non si trovi presso il proprio domicilio durante le fasce di reperibilità, potrebbe andare incontro a conseguenze economiche. L’assenza deve quindi essere sempre giustificata da motivi validi, quali trattamenti sanitari, visite mediche o il ritiro di farmaci. In mancanza di una giustificazione valida, l’INPS si riserva il diritto di applicare sanzioni, che possono comportare la riduzione o la sospensione dell’indennità di malattia.

Modalità e soggetti incaricati ai controlli
Le visite fiscali sono effettuate da medici fiscali designati dall’INPS, i quali possono agire su richiesta del datore di lavoro o su iniziativa dell’ente stesso. Tali accertamenti hanno l’obiettivo di verificare lo stato di salute del lavoratore e l’effettiva incapacità di svolgere le proprie mansioni. La sentenza del Tar Lazio ha riaffermato in questo senso l’elemento chiave secondo cui la malattia deve essere trattata in modo uniforme per tutti i lavoratori, indipendentemente dal settore di appartenenza, garantendo così un equilibrio giusto tra diritti e doveri.
In definitiva, al fine di evitare sanzioni e problematiche economiche, è fondamentale attenersi alle regole definite dall’INPS riguardanti le visite fiscali. La normativa impone la reperibilità nelle fasce orarie specificate e consente assenze giustificate esclusivamente per motivi specifici. Qualsiasi violazione può comportare la riduzione dell’indennità di malattia, con effetti diretti sulla retribuzione mensile.