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Dai colori ai gesti: come il cervello riconosce il cibo in un istante

Cibi in mente

Cibi in mente (depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Secondo i ricercatori il nostro cervello è in grado di riconoscere subito il cibo a seconda dei colori e dalla forma.

L’evoluzione umana è stata fortemente influenzata dal cibo, dalla sua individuazione e raccolta fino alla coltivazione e preparazione. Un gruppo di ricercatori della Carnegie Mellon University ha identificato una regione nella corteccia visiva del cervello che risponde specificamente al cibo e ha sviluppato un quadro teorico per spiegare l’origine di questa selettività.

Lo studio ha esaminato come segnali visivi e non visivi contribuiscano alle risposte corticali del cervello quando le persone osservano immagini di cibo. I ricercatori hanno scoperto che le immagini di cibo contestualizzate – ad esempio piatti su un buffet o un hot dog con una bibita su un tavolo da picnic – suscitano risposte cerebrali più intense rispetto alle immagini di cibo prive di contesto.

Un’ipotesi è che vedere il cibo nel suo ambiente naturale richiami esperienze precedenti legate alla sua interazione o riconoscimento. Leila Wehbe, professoressa associata nel Dipartimento di Apprendimento Automatico e presso il Neuroscience Institute della CMU, ha sottolineato quanto il cibo sia centrale nella vita umana.

Se ci pensiamo, il cibo è ancora più primordiale della cognizione sociale. Se non hai cibo, muori. È essenziale per la sopravvivenza di tutte le specie, anche di quelle con poche interazioni sociali. Per questo mi piace pensare che il cervello si sia evoluto per aiutarti a trovare cibo o per evitare che tu diventi cibo.

I dati utilizzati

Il team di ricerca include anche Michael Tarr, professore di Scienze Cognitive e del Cervello, e Maggie Henderson, professoressa nel Dipartimento di Psicologia e nel Neuroscience Institute. Tarr ha spiegato che il cervello ha regioni specializzate per funzioni critiche, come il riconoscimento dei volti o degli strumenti. Tuttavia, solo di recente è stata identificata una regione specifica per il riconoscimento del cibo.

L’analisi è stata resa possibile grazie al Natural Scenes Dataset, un vasto insieme di dati ottenuti tramite fMRI, che raccoglie scansioni cerebrali di persone mentre osservano immagini di oggetti nel loro contesto naturale. Grazie a questi dati, è stato possibile studiare le risposte individuali con maggiore precisione, rivelando un modello di specializzazione per il cibo presente in tutti i soggetti analizzati.

Cervello e cibo
Cervello e cibo (depositphotos foto) – www.sciencecue.it

I risultati

Henderson ha sottolineato che, sebbene lo studio si concentri sulla selettività per il cibo nel sistema visivo del cervello, le sue implicazioni vanno oltre. Questo risultato svela principi generali dell’elaborazione delle informazioni nel cervello. Fino a che punto possiamo spingerci nel comprendere le statistiche visive dell’ambiente? E come interagiscono con altri sistemi cerebrali, come il circuito della ricompensa, la cognizione sociale e il riconoscimento delle azioni?

Il cibo è un caso di studio perfetto per esplorare come fattori visivi e non visivi interagiscono nell’organizzazione del cervello.Questo studio offre nuove prospettive su come il cervello umano si sia evoluto per riconoscere il cibo, un elemento fondamentale per la sopravvivenza e il comportamento umano.