Melanophila acuminata (Credits: Der Schwarze Kiefernprachtkäfer Melanophila acuminata. (c) AG Prof. Schmitz) - www.sciencecue.it
Gli scarabei del genere “Melanophila acuminata”, lunghi circa 1 centimetro, sono noti per una caratteristica piuttosto curiosa: si precipitano verso i boschi incendiati, si accoppiano nelle immediate vicinanze, poi le femmine volano fra i tronchi carbonizzati ancora fumanti per deporre le uova sotto la corteccia bruciata. Si tratta di un ambiente ideale per le larve che ne fuoriusciranno, perché l’albero non è più in grado di proteggersi con stratagemmi chimici o resine collose (difese che gli alberi vivi mettono in atto contro gli insetti).
Ovviamente uno scarabeo non ha difficoltà a rilevare la presenza di un incendio boschivo se si trova nelle sue vicinanze, ma questi coleotteri azzurri (diffusi in Europa, Asia e Nord America) sono in grado di individuare un incendio anche all’incredibile distanza di 20 chilometri! Come fanno? Una cosa è certa: a una distanza simile non riescono né a vedere l’incendio né a percepire gli odori che esso emana. La straordinaria sensibilità è resa possibile grazie alla presenza su entrambi i lati del corpo di una coppia di organi recettori che percepiscono la presenza di radiazione infrarossa.
Tali organi, sensibili al calore, contengono circa 70 microscopiche sfere, ricche di proteine e carboidrati, fatte della medesima sostanza cheratinosa del tegumento esterno dell’insetto, ciascuna delle quali è accoppiata con una ghiandola che produce cera. Questa geometria, simile a quella della lana di vetro, favorisce un buon isolamento termico delle sferette, che sono riscaldate dall’assorbimento dei raggi infrarossi incidenti, emessi dalla combustione;
Per effetto del riscaldamento si dilatano e si deformano, premendo e attivando cellule nervose sensibili a spostamenti infinitesimali (solo 0,1 nanometri). Gli scarabei possono localizzare l’incendio orientando il proprio corpo in modo che tutti e quattro i sensori a infrarossi siano sollecitati, poi volano nella direzione in cui la risposta dei sensori aumenta. Stupefacente “tecnologia” della natura.
Descrivo la scena in figura. È arrivato il periodo degli amori: questa “coppia” di scarabei del genere “Melanophila” ha appena “sentito” che in lontananza si è sviluppato un incendio. A breve potranno accoppiarsi e subito dopo la femmina potrà deporre le uova nel legno bruciato. Captando i raggi infrarossi, le sferette si dilatano e sollecitano le terminazioni nervose del coleottero. Quello stimolo, per lui, equivale ad un potente afrodisiaco, un richiamo all’attività sessuale.