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Assegno Unico: a marzo queste famiglie riceveranno pochi spicci | Ti serve questo documento per recuperare tutto

Bonus in denaro

Bonus in denaro (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Nel mese di marzo l’Assegno Unico sarà molto ridotto. La soluzione per recuperare questi soldi riguarda questo documento.

L’Assegno Unico e Universale (AUU) rappresenta una delle principali misure di sostegno economico alle famiglie in Italia. Introdotto con la riforma del welfare familiare, ha l’obiettivo di semplificare e unificare i diversi contributi precedentemente esistenti, fornendo un aiuto concreto per la crescita e l’educazione dei figli a carico.

Questa misura è stata istituita con il Decreto Legislativo n. 230 del 21 dicembre 2021 ed è entrata in vigore dal marzo 2022. L’Assegno Unico viene erogato mensilmente dall’INPS a tutte le famiglie con figli a carico fino ai 21 anni di età, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori, che siano dipendenti, autonomi o disoccupati.

L’importo varia in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) della famiglia, garantendo una maggiore equità sociale. Uno degli aspetti più innovativi dell’Assegno Unico è la sua universalità, accessibilità e versatilità.

Infatti, esso è accessibile a tutti, senza distinzione di categoria lavorativa, e garantisce un contributo minimo anche a coloro che non presentano un ISEE. Inoltre, l’importo viene maggiorato in caso di figli con disabilità, famiglie numerose o madri di età inferiore ai 21 anni.

Benifici e criticità

L’introduzione di questa misura ha portato a diversi benefici. Innanzitutto, ha sostituito e accorpato una serie di precedenti aiuti familiari, come il bonus bebè e gli assegni familiari, semplificando la burocrazia e facilitando l’accesso ai benefici. In secondo luogo, ha reso il sostegno più equo e inclusivo, garantendo un aiuto anche alle categorie di lavoratori che in passato non potevano usufruire di alcuni contributi.

Alcune famiglie hanno segnalato una riduzione dell’importo rispetto ai precedenti sussidi, soprattutto per quelle con un reddito medio-alto. Inoltre, il sistema di calcolo basato sull’ISEE ha suscitato perplessità, poiché alcune famiglie con patrimoni elevati ma redditi bassi potrebbero beneficiare più di altre con redditi fissi ma senza beni patrimoniali.

Attestazione ISEE
Attestazione ISEE (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

L’assegno di marzo

Per marzo 2025, i pagamenti seguiranno il consueto schema: chi già percepisce l’assegno senza variazioni riceverà l’importo a partire dal 20 marzo, mentre chi ha presentato una nuova domanda o ha avuto modifiche nell’ISEE dovrà attendere la fine del mese. Eventuali conguagli saranno accreditati insieme al pagamento mensile.

Chi non ha aggiornato l’ISEE entro il 28 febbraio ha comunque tempo fino al 30 giugno per farlo e recuperare gli arretrati. Se l’ISEE non viene aggiornato, l’importo dell’assegno sarà ridotto al minimo, pari a 57,5 euro per figlio. Dopo il 30 giugno, però, non sarà più possibile ottenere le somme arretrate. Per verificare lo stato del pagamento, è possibile accedere al portale INPS tramite SPID, CIE o CNS e controllare la sezione dedicata alle prestazioni e ai pagamenti, che viene aggiornata nei giorni precedenti all’accredito.