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Genetica e conservazione: pipistrelli in pericolo a causa di infezioni latenti

Pipistrello in volo

Pipistrello in volo (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

La genetica sta riscontrando problemi nei pipistrelli a causa di infezioni latenti che li stanno mettondo in pericolo.

I ricercatori della University of Illinois Urbana-Champaign hanno utilizzato strumenti molecolari avanzati per studiare lo stato di salute del pipistrello dell’Indiana, una specie in pericolo di estinzione. Il loro obiettivo era individuare cambiamenti nel microbioma intestinale causati da infezioni parassitarie.

Secondo Andrew Bennett, autore principale dello studio e ricercatore post-dottorato nel Dipartimento di Risorse Naturali e Scienze Ambientali, monitorare le malattie negli animali selvatici è una sfida perché gli individui malati non possono essere seguiti nel tempo come accade con i pazienti umani. Per questo motivo, il team ha adottato un approccio su larga scala, analizzando le interazioni microbiche a livello di popolazione per valutare l’impatto della malattia.

I ricercatori hanno catturato temporaneamente i pipistrelli all’ingresso di un sito di ibernazione in Missouri, prelevando delicatamente un campione fecale da ciascun esemplare. In laboratorio, hanno poi estratto il DNA e identificato i microbi intestinali e i parassiti presenti tramite una tecnica chiamata multiplex metabarcoding. Hanno inoltre osservato come la composizione del microbioma intestinale variava in base alla quantità di parassiti rilevati.

Uno dei principali risultati dello studio è stata l’identificazione di Eimeria, un protozoo parassita che può causare la coccidiosi, una malattia nota per i suoi effetti negativi sugli animali da allevamento. Sebbene Eimeria possa essere presente in basse quantità senza causare problemi, situazioni di stress possono favorirne la proliferazione, portando a danni ai tessuti intestinali e a infezioni batteriche secondarie.

Pipistrelli infetti da batteri

I ricercatori hanno scoperto che i pipistrelli con un’elevata presenza di Eimeria mostravano anche un aumento di Clostridium, un batterio associato a gravi danni ai tessuti in altre specie. Questo suggerisce che un’alta carica parassitaria potrebbe compromettere la salute intestinale dei pipistrelli.

Secondo Joy O’Keefe, coautrice dello studio e professoressa associata in NRES, al momento non si può ancora determinare con certezza quali sintomi manifestino i pipistrelli infetti o se l’infezione abbia un impatto significativo sulla sopravvivenza della specie. Tuttavia, questo studio rappresenta un primo passo per comprendere meglio la relazione tra i livelli di infezione, lo stato di salute e le condizioni ambientali in cui vivono questi animali.

Pipistrelli appesi
Pipistrelli appesi (Depositphotos foto) – www.sciencecue.it

Nuovi strumenti di approfondimento

Cory Suski, un altro coautore e professore in NRES, sottolinea che l’uso di strumenti molecolari permette di ottenere informazioni più approfondite rispetto ai metodi tradizionali di monitoraggio della fauna selvatica, che spesso si limitano al conteggio degli individui. O’Keefe auspica che questo approccio venga esteso anche ad altre specie di pipistrelli in pericolo in Nord America, per ottenere un quadro comparativo sulla loro salute.

Lo studio è stato finanziato dall’USDA National Institute of Food and Agriculture e dal Missouri Department of Conservation.In futuro, i ricercatori sperano di approfondire le cause dello stress che potrebbero favorire la proliferazione di Eimeria nei pipistrelli dell’Indiana. Fattori come il cambiamento climatico, la perdita di habitat, la riduzione delle risorse alimentari o la densità delle colonie potrebbero giocare un ruolo chiave nell’aumento della vulnerabilità a infezioni parassitarie. Comprendere questi meccanismi non solo aiuterà a proteggere questa specie in pericolo, ma fornirà anche informazioni utili per la conservazione di altri animali selvatici che condividono ambienti simili.