Popolazione in declino: il 24% dei koala scomparso in 20 anni, e quelli di Sydney rischiano di più

I Koala sono una categoria molto a rischio. In 20 anni la loro popolazione è stata decimata ed una specie rischia l’estinzione.

Una nuova ricerca mette in evidenza il dilemma unico affrontato dalla popolazione di koala di Sydney. Le popolazioni nel sud-ovest di Sydney sono tra le pochissime nel Nuovo Galles del Sud (NSW) ancora libere dalla clamidia, una malattia altamente contagiosa che causa infertilità e ha drasticamente ridotto le popolazioni di koala negli stati orientali dell’Australia. Tuttavia, l’analisi di questi koala mostra quanto siano vulnerabili alle minacce ambientali e alle epidemie.

Uno studio dell’Università di Sydney, guidato dalla dottoressa Elspeth McLennan e dalla professoressa Carolyn Hogg della School of Environmental and Life Sciences, ha evidenziato che questi koala sono altamente consanguinei e presentano una bassa diversità genetica. Questo li rende meno capaci di adattarsi alla malattia nel caso in cui dovesse raggiungere la loro area.

I risultati dello studio, pubblicati su Conservation Genetics, derivano dall’analisi di campioni di tessuto prelevati da 111 koala in sette siti nei sobborghi sud-occidentali di Sydney, tra cui Liverpool, Campbelltown, Heathcote e Wollondilly, e nella regione di Wingecarribee nelle Southern Highlands.

L’analisi genetica ha rivelato un alto grado di parentela tra gli individui, con livelli preoccupanti di consanguineità e una diversità genetica molto bassa. Questa scarsa variabilità rende le popolazioni incapaci di adattarsi ai cambiamenti ambientali, esponendole maggiormente a minacce come le malattie.

Il problema per i koala Sidney

Secondo la dottoressa McLennan, in media, i koala delle popolazioni di Sydney hanno relazioni di tipo cugino o mezzo-fratello. Il problema principale è che, vivendo in aree altamente urbanizzate, i koala di Sydney hanno poche opportunità di spostarsi e incrociarsi con altre popolazioni per aumentare la diversità genetica. Tuttavia, esiste la possibilità che i koala provenienti dalla vicina Wollondilly Shire – dove la clamidia è presente – possano raggiungere le popolazioni di Sydney. L’analisi del flusso genetico ha infatti dimostrato movimenti di koala tra Wollondilly e Campbelltown, l’area più meridionale ancora libera dalla clamidia.

Inoltre la dottoressa McLennan, ha dichiarato che se i koala di Wollondilly si accoppiano con quelli di Sydney, potrebbero contribuire a migliorare la diversità genetica. Ma potrebbero anche portare con sé la clamidia. In tal caso, i koala di Sydney non avrebbero abbastanza variabilità genetica per resistere alla malattia. Questo significherebbe che, invece di avere alcuni individui in grado di eliminare naturalmente la clamidia senza gravi conseguenze, è possibile che tutti gli esemplari sviluppino forme avanzate della malattia, con cecità e infertilità.

Le possibili soluzioni

Secondo la dottoressa McLennan, non esiste una soluzione immediata per affrontare le minacce – incluse quelle legate ai cambiamenti climatici e all’urbanizzazione – che mettono a rischio i koala nel sud-ovest di Sydney. Semplicemente migliorare la connettività degli habitat per aumentare la diversità genetica potrebbe favorire anche la diffusione della clamidia. Oltre al sud-ovest di Sydney, i risultati sottolineano l’importanza di gestire attentamente le popolazioni di koala e i loro habitat circostanti.

È essenziale garantire una connettività sostenibile tra tutte le popolazioni per mantenere la loro salute e la loro capacità di resistere alle minacce. Nel 2022, i koala nel Queensland, nel Nuovo Galles del Sud e nel Territorio della Capitale Australiana sono stati classificati come specie in pericolo. Le loro popolazioni sono diminuite del 24% negli ultimi 20 anni.Questo problema non riguarda solo l’Australia: la ricerca evidenzia una sfida comune per i conservazionisti di tutto il mondo. Senza diversità genetica, le specie a rischio potrebbero essere sopraffatte da malattie ed eventi ambientali.