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“Vive al buio nelle caverne”: avvistato uno degli animali più pericolosi | Un morso può ucciderti in pochi secondi

Caverna e pericolo

Il pericoloso animale che abita le caverne (Canva/Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Un morso estremamente pericoloso e dimensioni impressionanti. L’animale con cui nessuno vorrebbe mai avere a che fare vive nelle caverne

Generalmente si tende a pensare che le grotte, in quanto luoghi presentanti caratteristiche decisamente peculiari, definibili addirittura inospitali, non presentino abitanti al proprio interno.

Le uniche eccezioni potrebbero essere specie di pipistrelli e soprattutto forme di vita microbica; eppure, non è assolutamente così. Tra insetti e invertebrati, esistono numerose specie animali che abitano l’oscurità delle caverne.

La varietà di flora e fauna interna alle cave potrebbe stupire, ma è rappresentata da specie che, molto frequentemente, è impossibile incontrare altrove nella natura circostante.

Ci sono diversi esempi in merito, di specie animali che presentano peculiarità uniche e incredibili, derivanti dall’adattamento che gli stessi sono stati costretti a compiere per sopravvivere in condizioni estreme, in assenza di luce e con poco cibo a disposizione.

Si nasconde nelle profondità delle cave

Ne sono un esempio i Cryptops Speleorex, altresì noti come “Re delle Caverne“, che sono stati rinvenuti, pensate un pò, nel territorio europeo, precisamente all’interno della Grotta di Movile, in Romania. Stiamo parlando di una specie di centopiedi che, nei soggetti più grandi, è addirittura in grado di raggiungere i 52 mm di lunghezza. Ma c’è di più, perché questo invertebrato figura nella lista dei più velenosi in Europa, presentando un morso particolarmente doloroso, che pratica sulle prede, sugli avversari, ma anche sull’uomo, mediante le sue forcipule, simili a delle chele.

Pensate che, potenzialmente, se un soggetto sensibile dovesse malauguratamente entrare in contatto del Cryptops Speleorex ed essere pizzicato dallo stesso, potrebbe incorrere in un attacco d’asma o, peggio, in un attacco di cuore. Si tratta di un’eventualità realmente improbabile proprio per via delle sue abitudini di vita, che lo portano a restare prevalentemente all’interno delle grotte, dove 15 anni fa uno scienziato, alla ricerca di invertebrati che abitassero l’oscurità di quei luoghi lo scovò casualmente.

Cryptops Speleorex
Cryptops Speleorex (Research Gate foto) – www.sciencecue.it

Le sue impressionanti capacità

È stato possibile apprendere come l’ambiente prediletto dal “Re delle Caverne” sia rappresentato da un ecosistema ricco di metano, zolfo e idrogeno solforato, estremamente tossico e privo di ossigeno, dunque. Ed è stata questa una delle domande che più ha incuriosito gli studiosi biologi, che non riescono a definire come il centopiedi riesca a sopravvivere in un simile ambiente. Proprio in merito a tale aspetto, sono state condotte delle ricerche genetiche che hanno prodotto risultati determinanti a fornire una risposta chiara e concreta.

La sua capacità di abitare anche in un ecosistema così ostile è da attribuire alla respirazione, praticata attraverso spiracoli direttamente connessi ad un peculiare sistema tracheale, capace di estrarre anche in ambienti fortemente inospitali il poco ossigeno presente. La grande attitudine all’adattamento ha suggerito che la comparsa del centopiedi sarebbe avvenuta svariati milioni di anni fa. Lo studio è stato pubblicato su Live Science.