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“Non possiamo riconoscere l’invalidità”: migliaia di ammalati nei guai | Senza questo nuovo documento non ti danno 1€

Assistenza ai disabili (Depositphotos foto)

Assistenza ai disabili (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it

Senza il nuovo certificato medico, il riconoscimento dell’invalidità diventa un problema per migliaia di persone.

Ottenere il riconoscimento della disabilità non è mai stato un percorso semplice. È un passaggio fondamentale per accedere a sostegni economici e servizi essenziali, ma spesso si trasforma in un labirinto burocratico che mette a dura prova chi già deve affrontare problemi di salute. Ogni anno, migliaia di persone si trovano a dover lottare tra visite mediche, documenti e scadenze, sperando che tutto fili liscio.

Negli anni sono state introdotte diverse riforme per rendere questo processo più snello e omogeneo, ma ogni cambiamento porta con sé anche incognite. Modificare le regole vuol dire riorganizzare l’intero sistema e, nel frattempo, chi ha bisogno di assistenza rischia di trovarsi nel caos. Basta un piccolo errore nella documentazione o un ritardo nella trasmissione dei dati per ritrovarsi senza alcuna tutela.

Uno dei punti più critici è sempre stata la valutazione sanitaria, il momento in cui si stabilisce se una persona ha diritto o meno all’invalidità. In passato, questo iter prevedeva più passaggi, spesso con tempi di attesa lunghissimi. Ora, con le nuove disposizioni, l’accertamento sarà centralizzato e affidato completamente all’INPS. Sulla carta, dovrebbe semplificare tutto. Ma sarà davvero così?

Ogni riforma porta con sé una fase di transizione, ed è proprio in questi momenti che possono emergere problemi inaspettati. Le persone che si trovano nel bel mezzo di una richiesta o che devono rinnovare la propria certificazione rischiano di essere colte alla sprovvista, con la paura di perdere i loro diritti. E, in effetti, qualcosa sta già cambiando.

La nuova procedura per il riconoscimento della disabilità

L’INPS, con il messaggio n. 766 del 3 marzo 2025, ha spiegato come funzionerà il nuovo iter amministrativo per il riconoscimento della disabilità. Questo aggiornamento si inserisce all’interno della riforma introdotta dal Decreto Legislativo 3 maggio 2024, n. 62, che cambia radicalmente il modo in cui viene valutata la condizione di disabilità.

La novità principale è la cosiddetta “valutazione di base”, un unico esame medico che sarà gestito direttamente dall’INPS. Non ci saranno più passaggi intermedi: una sola visita collegiale stabilirà se una persona ha diritto alle prestazioni. Il tutto avverrà seguendo gli standard internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, con strumenti specifici come il questionario WHODAS, che misura il livello di disabilità percepita. Attualmente, il nuovo metodo è in fase di sperimentazione in alcune province, ma presto si estenderà a tutto il Paese.

Portafoglio vuoto (Pexels foto)
Portafoglio vuoto (Pexels foto) – www.sciencecue.it

Senza il nuovo certificato, niente aiuti

C’è però un dettaglio fondamentale che sta preoccupando molti: per avviare la procedura di accertamento, sarà obbligatorio presentare un nuovo certificato medico introduttivo. Dal 1° gennaio 2025, e dal 30 settembre nelle province aggiunte di recente alla sperimentazione, non sarà più possibile fare richiesta senza questo documento.

Chi non lo presenta, semplicemente, non potrà ottenere il riconoscimento dell’invalidità e, di conseguenza, perderà l’accesso alle agevolazioni e ai sussidi. Un cambiamento che rischia di mettere nei guai migliaia di persone, soprattutto chi non è ancora stato informato della novità o chi si trova nel bel mezzo di una richiesta. La riforma, che inizialmente sarebbe dovuta partire nel 2026, è stata rinviata di un anno. Ma già nei prossimi mesi, queste nuove regole inizieranno a essere applicate.