ULTIM’ORA Assegno d’Inclusione: il Governo lo toglie alle famiglie italiane | Da oggi ti lasciano fare la fame

Bonus casa (Freepik foto) - www.sciencecue.it
Purtroppo questa è una notizia terribile per molte famiglie, che d’ora in poi si troveranno in difficoltà. Cos’è successo?
Quando il governo decide di tagliare bonus e assegni, per molte persone è un vero shock. Ci si abitua a contare su un aiuto economico, magari per pagare l’affitto o le bollette, e poi all’improvviso si scopre che quei soldi non arriveranno più. E il problema è che spesso nessuno avvisa per tempo, lasciando la gente nel caos più totale.
Molti non sanno cosa fare: cercano informazioni online, provano a contattare l’INPS o i CAF, ma spesso le risposte sono vaghe o contraddittorie. Alcuni scoprono troppo tardi che avrebbero potuto chiedere un’altra forma di sostegno, mentre altri si ritrovano senza alternative. Il tutto con la solita burocrazia che rallenta qualsiasi procedura.
La situazione diventa ancora più difficile per chi ha poche risorse o lavora in modo precario. Senza quegli aiuti, gestire le spese quotidiane diventa un’impresa. E mentre si discute di nuove misure e possibili riforme, nel frattempo le persone devono arrangiarsi come possono.
Servirebbero comunicazioni più dirette e soluzioni alternative già pronte per chi rischia di trovarsi in difficoltà. Perché togliere un aiuto senza offrire un’alternativa significa solo creare più problemi.
Un aiuto per più famiglie
Ci sono volte in cui sembra che le cose vadano sempre nella direzione sbagliata, soprattutto quando si parla di aiuti economici e sostegni statali. Ma, per una volta, arriva una buona notizia: l’Assegno di Inclusione diventa accessibile a più famiglie! A partire dal 5 marzo 2025, grazie a una modifica nei criteri dell’ISEE, tante persone che prima erano escluse potranno finalmente farne richiesta.
Questa è una svolta importante, perché spesso anche piccoli risparmi o investimenti impedivano l’accesso all’ADI. E diciamocelo, fa un pò rabbia: chi ha messo da parte qualcosa per il futuro si è ritrovato penalizzato rispetto a chi non ha nulla. Ora, però, la situazione cambia e chi ha fino a 50.000 euro in titoli di Stato, buoni fruttiferi o libretti postali non se li vedrà più conteggiati nel patrimonio. C’è, però, una questione che non va assolutamente sottovalutata: se non si richiede l’ISEE, o se non lo si aggiorna, si verrà automaticamente esclusi dall’assegnazione.

Cosa cambia e come fare domanda
In pratica, cosa significa tutto questo? Significa che, se prima l’ISEE ti escludeva dall’Assegno di Inclusione per qualche migliaio di euro in buoni postali, ora potresti avere diritto al sussidio. La soglia ISEE per accedere resta di 10.140 euro, ma con il nuovo calcolo sarà più facile rientrarci. Inoltre, per le famiglie con figli minorenni, il calcolo seguirà le regole stabilite dall’articolo 7 del DPCM n. 159 del 2013.
E per fare richiesta? Dal 5 marzo 2025 bisognerà aggiornare l’ISEE, cosa che si può fare online tramite il portale INPS o con l’aiuto di un CAF. Una volta verificato il nuovo calcolo, che esclude i titoli di Stato fino a 50.000 euro, si potrà procedere con la domanda per l’ADI direttamente sul sito dell’INPS. Naturalmente, se si rispettano tutti i requisiti, non ci sarà nessun problema per quanto riguarda l’accettazione della domanda.