Meno tutele per il lupo: ora sarà più facile abbatterlo in Europa

Lupo (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Il lupo ed alcune specie saranno meno tutelate sul suolo europeo. Ecco cosa sta accadendo e per quale motivo.
Il lupo, un tempo una specie rigorosamente protetta in Europa, ha recentemente subito un declassamento del suo status di tutela. Con l’entrata in vigore di una modifica alla Convenzione di Berna, il lupo è ora classificato come specie «protetta» e non più «rigorosamente protetta».
Questo cambiamento potrebbe avere importanti conseguenze sulle politiche di gestione della fauna selvatica nei paesi dell’Unione Europea. La Convenzione di Berna è un trattato internazionale siglato nel 1979 per garantire la protezione di animali e piante minacciati di estinzione. Negli ultimi decenni, grazie alle severe misure di tutela, la popolazione di lupi in Europa è cresciuta notevolmente.
Se negli anni Sessanta il lupo era quasi scomparso dal continente a causa della caccia intensiva, oggi si stima che in tutta l’UE ci siano circa 20.300 esemplari, di cui oltre 3.300 in Italia. Questo successo conservazionistico, però, ha portato a crescenti tensioni con gli allevatori, i quali lamentano perdite economiche dovute agli attacchi ai propri animali.
La Commissione Europea ha sostenuto la necessità di ridurre le restrizioni alla gestione dei lupi per venire incontro alle richieste delle comunità rurali. Il Partito Popolare Europeo (PPE) e altre forze politiche di centrodestra hanno spinto per questa revisione, avviando un processo per declassare la protezione del lupo a partire dal 2022.
Cosa dicono le normative
Attualmente, la normativa dell’UE consente l’uccisione di un lupo solo se è considerato “problematico”, ovvero se si avvicina troppo agli esseri umani senza timore. In questi casi, la direttiva Habitat dell’UE prevede che si possa abbattere un lupo per prevenire «gravi danni» economici o per motivi di «sicurezza pubblica». In Italia, questa decisione richiede il parere preventivo dell’ISPRA e l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Ora che la protezione del lupo nella Convenzione di Berna è stata ridotta, l’Unione Europea potrà modificare la direttiva Habitat per adeguare la propria legislazione. Il 7 marzo, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato una proposta di emendamento della direttiva, che dovrà essere approvata sia dal Parlamento Europeo che dal Consiglio dell’UE. Se l’emendamento passerà, i lupi continueranno a essere una specie protetta, ma gli stati membri avranno maggiore libertà nella loro gestione, con meno restrizioni rispetto a quelle attuali. Tuttavia, non sono previste modifiche per altre specie di grandi carnivori come orsi, linci, sciacalli dorati e ghiottoni.

Questioni politiche?
Questa decisione ha suscitato forti critiche da parte di oltre 300 organizzazioni ambientaliste, tra cui il WWF. Secondo gli oppositori, il declassamento non è supportato da sufficienti basi scientifiche, ma è stato proposto soprattutto per ragioni politiche e per ottenere il consenso delle comunità rurali.
Inoltre, si teme che facilitare l’uccisione dei lupi possa portare a un aumento della conflittualità tra esseri umani e animali, oltre a diffondere sentimenti negativi nei confronti della specie, compromettendone la conservazione a lungo termine. In sintesi, la modifica alla Convenzione di Berna apre la strada a una gestione più flessibile dei lupi in Europa, ma solleva interrogativi sulla tutela della biodiversità e sul futuro di questa specie nel continente.