Climatizzatore nuovo: te lo regala il Governo | La richiesta la possono fare tutti: non serve presentare l’ISEE

Quest'anno condizionatore regalato! (pixabay.com) - www.sciencecue.it
Modifiche alle percentuali e ai requisiti per accedere all’incentivo: non serve l’ISEE. Quest’anno condizionatore regalato!
Nel contesto delle agevolazioni fiscali, alcune misure hanno sempre costituito un punto di riferimento per chi desidera migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni.
Tuttavia, ogni anno porta con sé novità che richiedono un’attenzione costante. Anche nel 2025 si conferma la possibilità di accedere a un’agevolazione ben nota, sebbene in una forma diversa rispetto al passato.
Le nuove disposizioni comportano una riduzione significativa delle percentuali di detrazione, richiedendo ai contribuenti una maggiore prudenza nella pianificazione dei lavori.
Come sempre, è fondamentale conoscere i dettagli per non perdere i benefici previsti dalla normativa. Si tratta di materia ecologica; ecco tutti gli aggiornamenti in campo!
Le percentuali della Legge di Bilancio
Come riportato da Informazione Fiscale, l’ecobonus 2025 continua a incentivare gli interventi di riqualificazione energetica, ma con una sostanziale riduzione delle detrazioni IRPEF. La Legge di Bilancio 2025 ha stabilito che, per le spese sostenute nel corso dell’anno, la detrazione scenderà al 36%, con eccezione per le prime abitazioni, che beneficeranno di una detrazione del 50%. A partire dal 2026 e fino al 2027, le aliquote saranno ulteriormente abbassate: si passerà al 30% per tutti, mentre le prime case manterranno il 36%.
Invariati gli interventi contemplati dall’ecobonus: dalla sostituzione di infissi e caldaie, all’installazione di pompe di calore, impianti fotovoltaici e sistemi di building automation. Tra gli interventi più significativi si annoverano la coibentazione dell’involucro edilizio e l’installazione di collettori solari. La detrazione, sia per irpef che per ires, è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo. Possono beneficiarne sia i privati che le imprese, a condizione che i lavori siano effettuati su edifici esistenti e regolarmente accatastati. È importante sottolineare che le spese riguardanti immobili in costruzione non sono ammesse.

Penalizzazione per i condomini
Secondo Informazione Fiscale, le opere condominiali sono le più penalizzate. In passato, la detrazione per interventi sulle parti comuni poteva arrivare fino al 75%, o addirittura all’85% se abbinata a riqualificazioni antisismiche. Dal 2025, invece, la detrazione viene unificata e ridotta al 36%, senza ulteriori aumenti. Questo segna un cambiamento sostanziale rispetto alle politiche degli anni precedenti, che tendevano a incentivare fortemente gli interventi collettivi e su larga scala.
Infine, come sottolinea sempre Informazione Fiscale, per poter beneficiare dell’ecobonus è essenziale inviare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori. Per coloro che non hanno un reddito d’impresa, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, specificando la causale, il codice fiscale e la partita IVA del beneficiario. Le persone con reddito d’impresa possono utilizzare altre modalità di pagamento, a patto di conservare la documentazione giustificativa.