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“Scoperto sull’isola italiana”: faccia a faccia con l’animale più grande al mondo | Nessun umano lo aveva mai visto

rinoceronti liberi in natura

Trovato l'animale più grande del mondo (pixabay.com) - www.sciencecue.it

Nessun umano lo aveva mai visto. In Italia emergono le impronte dell’animale in assoluto più grande di sempre

Non sorprende che il suolo italiano riservi meraviglie, ma quando tali scoperte avvengono su un’isola incantevole come una delle tante circondano il nostro Bel Paese, l’incanto dell’inaspettato si amplifica.

Nascosto tra le antiche rocce e i paesaggi mozzafiato, non è emerso né un’antica civiltà né un villaggio nuragico, ma le tracce di un gigante vissuto oltre milioni e milioni di anni fa.

Un incontro con la preistoria che nessuno si sarebbe mai aspettato. Una scoperta che lascia attoniti sulla forza e la potenza dell’evoluzione.

Un gigantesco essere, silenzioso nella sua riscoperta, ha lasciato un’impronta che l’umanità contemporanea può finalmente riconoscere e narrare.  

Un essere possente e gigantesco

Come riportato da In Italia Magazine, questo straordinario ritrovamento è avvenuto per caso durante le riprese di un documentario nelle campagne di Baunei in Sardegna. I primi indizi sono stati scoperti dai professori Antonio Assorgia, Sergio Ginesu e Stefania Sias, con il contributo delle università di Sassari e Cagliari. Le impronte fossili, ben conservate nella roccia, appartengono a un teropode (ovvero un tipo di dinosauro): un predatore bipede dell’era del Giurassico medio.

Secondo le analisi degli esperti, queste impronte rivelano il movimento del dinosauro lungo una costa paludosa, soggetta a maree, caratteristica dei territori sabbiosi dell’antica Sardegna. La scoperta va oltre il semplice dettaglio anatomico; offre una visione inedita dell’habitat, dei comportamenti e della coesistenza tra diverse specie, tutte custodite nella pietra.

dinosauro tra i monti
Una scoperta oltre la paleontologia (pixabay.com) – www.sciencecue.it

Un’emozione intensa e condivisa

Il paleontologo Marco Zedda ha sottolineato quanto sia eccezionale questa scoperta, la quale sarà al centro di due eventi pubblici a Sassari e Baunei, con la partecipazione del produttore del documentario, Francesco Ginesu. Quest’ultimo ha condiviso su Facebook l’emozione provata con i ricercatori, definendo la scoperta “una testimonianza diretta che rivoluziona le nostre conoscenze”.

Come evidenziato da In Italia Magazine, prima degli anni Ottanta si riteneva che l’Italia fosse completamente priva di dinosauri, poiché si credeva che il territorio fosse sommerso dalle acque della Tetide durante il Giurassico e il Cretaceo. Tuttavia, questa nuova scoperta dimostra che l’Italia, e ora anche la Sardegna, nasconde una storia preistorica ricca e affascinante.

A sostenere questa tesi ci sono ulteriori ritrovamenti avvenuti in passato in regioni come Veneto, Trentino-Alto Adige, Campania e Puglia, in particolare ad Altamura, dove sono state rinvenute oltre 30. 000 impronte. Con le tracce di Baunei, la Sardegna si afferma come uno dei luoghi chiave per la paleontologia sia italiana che internazionale.