“Non sposatevi troppo giovani” | Esperti mettono in allerta le donne: una fede al dito e finite chiuse in una RSA
Illustrazione di due fedi (Pixabay FOTO) - www.scienecue.it
Forse è meglio non sposarsi molto giovani, e i motivi sono davvero tanti. Meglio valutare tutto con calma e senza fretta.
Negli ultimi decenni il matrimonio è cambiato parecchio. Una volta era praticamente obbligatorio: ti sposavi giovane, facevi figli e seguivi uno schema ben preciso. Oggi invece è tutta un’altra storia, e meno male, aggiungerei.
Sempre più coppie decidono di convivere senza sposarsi, e anche chi sceglie di farlo spesso aspetta molto più a lungo rispetto al passato. Prima i vent’anni erano già “tardi”, ora sposarsi a trenta o anche a quarant’anni è normalissimo.
Un altro cambiamento grosso è che oggi il matrimonio è più visto come una scelta di felicità personale che come un dovere sociale. La gente si sposa perché vuole, non perché deve. E se le cose non funzionano? Beh, il divorzio ormai non è più un tabù.
C’è anche più apertura verso tipi di unioni diverse, tipo i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Non è perfetto dappertutto, certo, ma pian piano il concetto di “famiglia” si sta allargando, ed è una cosa davvero bella da vedere.
Una sorpresa inaspettata
Ti sembrerà strano, ma uno studio recente ha trovato una roba che va un pò contro tutto quello che abbiamo sempre sentito dire. Pare che essere sposati sia associato a un rischio più alto di sviluppare l’Alzheimer. Sì, hai capito bene. I ricercatori hanno visto che, rispetto ai single, chi è sposato ha più probabilità di incappare in questa malattia. E no, non è questione di “essere felici” o “trovare l’anima gemella”, almeno non del tutto.
Occhio però: lo studio parla solo di una associazione, non di un vero rapporto causa-effetto. In pratica, non possiamo dire che il matrimonio causa l’Alzheimer, solo che i due fenomeni sembrano andare un pò a braccetto. Gli scienziati sono stati chiari su questo. Quindi, prima di pensare di scappare da casa e andare a vivere da soli, meglio prendere tutto con le pinze.
I risultati dello studio
A guidare questa ricerca ci ha pensato un team internazionale, tra Florida State University e Università di Montpellier. Hanno analizzato i dati di circa 25.000 persone, seguite per ben 18 anni (mica poco!), controllando se fossero sposate, divorziate, vedove o single. E la scoperta? Le persone single da sempre avevano un rischio di demenza più basso del 40% rispetto a chi era sposato. Anche vedove e divorziate stavano meglio: rispettivamente -27% e -34% di rischio.
Ah, e una cosa importante: parliamo soprattutto delle donne. Purtroppo, per loro il rischio di ammalarsi di Alzheimer è già naturalmente più alto rispetto agli uomini. Quindi questi dati pesano ancora di più. I ricercatori ipotizzano che chi è single o divorziato abbia una vita sociale più attiva, piena di amici, uscite e stimoli mentali, tutte cose che aiutano il cervello a restare sveglio. Al contrario, un matrimonio infelice o magari un pò isolato potrebbe essere un problema. Però, sono solo ipotesi.