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Verdure amare: non più da quando metto in pratica il trucco segreto della nonna | Nemmeno gli chef stellati lo conoscono

Illustrazione di alcune verdure (depositphotos.com) - www.sciencecue.it

Illustrazione di alcune verdure (depositphotos.com) - www.sciencecue.it

Le verdure possono essere squisite se preparate in una certa maniera, ma quelle amare sono veramente difficili da preparare.

Le verdure amare sono quelle che magari all’inizio ti fanno storcere un pò il naso, ma sono una bomba per la salute. Radicchio, cicoria, catalogna, tarassaco… tutti quei sapori decisi che o li ami o li odi, non ci sono vie di mezzo.

Il bello è che proprio quel gusto amaro è il segreto dei loro benefici. Stimolano la digestione, aiutano il fegato a lavorare meglio e, in generale, danno una mano a depurare l’organismo. Sono tipo il reset naturale dopo un periodo di stravizi.

In cucina, certo, serve un pò di furbizia per farle amare anche a chi non le sopporta. Un goccio di olio buono, magari un pò di limone o un salto veloce in padella possono fare miracoli. E se le abbini a qualcosa di dolce tipo carote o zucca, il risultato è ancora meglio.

Alla fine, anche se da piccoli ci insegnano che “se è amaro fa male”, con queste verdure è esattamente l’opposto. Più amaro vuol dire più buono… per il corpo, almeno!

Quando le verdure amare sembrano impossibili

Ammettiamolo: le verdure amare non sono proprio amore a prima vista. Cicoria, catalogna, tarassaco, radicchio… roba che spesso, appena la metti in bocca, ti fa venire voglia di bere tre litri d’acqua. Però sono una manna per il corpo. Il trucco sta tutto in come le prepari. Non basta buttarle in padella e sperare che diventino buone da sole, eh.

Io mi ricordo che da piccolo odiavo la cicoria. Mia nonna però, santa donna, aveva mille trucchetti per farmela mangiare senza farmi scappare a gambe levate. Bastava poco: un odore di aglio in cucina e già mi incuriosivo. Così ho capito che, se cucinate bene, anche le verdure più amare possono diventare una goduria.

Illustrazione di alcune verdure (depositphotos.com) - www.sciencecue.it
Illustrazione di alcune verdure (depositphotos.com) – www.sciencecue.it

I trucchi della nonna

Allora, primo trucco: mai cucinare cicoria o catalogna così come sono. Serve sbollentarle un paio di minuti in acqua bella salata, tipo un tuffo veloce. Questo passaggio, che sembra inutile, in realtà fa la magia: leva buona parte dell’amaro senza rovinarne il sapore. Dopo di che, padella calda, un giro d’olio buono, aglio e magari anche una punta di peperoncino.

Se vuoi esagerare, puoi spruzzarci sopra un filo di aceto o di limone mentre stanno finendo di cuocere: dà quella botta di acidità che bilancia perfettamente l’amaro. Ma non dimenticarti di un aspetto molto importante: il bicarbonato. Già, bisogna mettere un cucchiaio di bicarbonato ogni litro d’acqua in cui mettiamo le verdure, altrimenti i risultati non saranno quelli sperati.