Lo hanno visto che vagava nello spazio: lo strano oggetto ripreso dal telescopio | Scoperto finalmente di cosa si tratta

Illustrazione di un oggetto in cielo (Depositphotos foto) - www.sciencecue.it
Un oggetto misterioso si muove nello spazio profondo e mette in discussione tutto ciò che sapevamo sulle stelle di neutroni.
Certe cose, là fuori nello spazio, sembrano muoversi come se avessero una meta, o almeno così pare. Gli astronomi, quelli che passano le notti a scrutare l’oscurità, ogni tanto beccano qualcosa che non torna. Un bagliore, un punto che cambia posizione, un segnale che non si sa bene da dove arrivi. Il cielo, si sa, è pieno di sorprese. Ma alcune sono così strane che nemmeno chi lo studia da una vita riesce subito a dargli un senso.
Oggi abbiamo occhi molto più potenti di un tempo per guardare là fuori. Con i telescopi spaziali, tipo Hubble, e le mappe stellari dettagliatissime di missioni come Gaia, siamo riusciti ad andare ben oltre l’immaginazione. Eppure, per ogni risposta che troviamo, spuntano almeno due nuove domande. A volte, sembra quasi che l’universo ci stia giocando, mostrando solo ciò che vuole farci vedere.
Ci sono oggetti – chiamiamoli così, anche se non rendono l’idea – che proprio non seguono le regole. Non sono pianeti, né asteroidi, né stelle normali. Sono qualcosa di diverso, roba rara. E quando ci capitano davanti, capiamo subito che stiamo per affrontare un mistero bello tosto.
Certe scoperte non arrivano in un colpo solo. Si mettono insieme pezzi, dati, osservazioni di anni. Un’immagine del 2010, un’altra del 2012, poi una del 2020… E piano piano il quadro inizia a prendere forma. Ma quello che ne esce, a volte, è più assurdo di quanto ci si potesse aspettare.
Le stranezze celesti che sfidano ogni previsione
Tutto è cominciato con un oggetto dal nome poco poetico ma importante: SGR 0501+4516. È un magnetar, cioè una stella di neutroni con un campo magnetico fuori scala – parliamo di miliardi di volte quello della Terra. Questo tipo di oggetti è già di per sé raro, ma questo qui è ancora più particolare: si muove. Non resta fermo dove ci si aspetterebbe.
È stato Hubble, insieme alla missione Gaia dell’ESA, a seguirlo per anni. E alla fine, i dati hanno mostrato una traiettoria che non combacia con l’origine prevista. Non viene da HB9, un vecchio resto di supernova nella zona. O almeno, pare proprio di no. Cosa significa? Che forse non è nato da un’esplosione stellare, come dovrebbero essere i magnetar… ma da qualcos’altro. Ma cosa?
Un mistero che potrebbe riscrivere la teoria delle stelle di neutroni
Ci sono due ipotesi in ballo. La prima è una fusione tra due stelle di neutroni – roba rarissima, tipo evento su mille anni. La seconda, forse ancora più intrigante, è il collasso da accrescimento. In pratica, una nana bianca che assorbe così tanta materia dalla compagna che a un certo punto collassa, diventando una stella di neutroni, ma senza… ehm, senza esplodere.
E questa teoria apre a un’altra possibilità ancora: potrebbe spiegare alcuni Fast Radio Bursts, quei lampi radio brevissimi e potentissimi che ogni tanto ci arrivano dallo spazio. Non si sa bene da dove, ma chissà – magari da oggetti come SGR 0501+4516. La scoperta è stata resa nota dalla NASA, come riporta Libero Tecnologia. Una roba che, se confermata, potrebbe davvero cambiare il modo in cui guardiamo certe stelle. O meglio, quello che resta di certe stelle.