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Cerro de Pasco, la città inghiottita dalla miniera

Cerro de Pasco, in Perù, è nota per il suo prezioso tesoro sotterraneo. Un tempo riforniva d’argento la Corona spagnola, oggi però rischia di sparire in una voragine.

Cerro de Pasco

Cerro de Pasco

Cerro de Pasco, in Perù, è nota per il suo prezioso tesoro sotterraneo. Un tempo riforniva d’argento la Corona spagnola, oggi però rischia di sparire in una voragine. Vista dall’alto può sembrare un sinkhole, quel fenomeno naturale che vede il terreno sprofondare a causa di una depressione del sottosuolo. Se la si guarda attentamente si riesce a cogliere però una certa geometria e regolarità piuttosto rara nei fenomeni naturali. Il danno, come nella maggior parte dei casi, è stato fatto dall’uomo.

Cerro de Pasco
Cerro de Pasco

La città, con i suoi 70.000 abitati, vive ormai al ridosso della miniera. 4.300 metri d’altitudine sull’Altopiano peruviano, Cerro de Pasco è una delle città più alte del mondo. “Da ragazza, quando camminavo nel quartiere elegante della città, tormentavo mia madre con domande del tipo: com’è che i gringos hanno delle case così belle? A scuola i miei insegnanti mi chiamavano preguntona – cioè una che fa troppe domande” dice Gloria Ramos Prudencio, deputata del parlamento peruviano intenzionata a salvare la città.

Cerro de Pasco
Cerro de Pasco
Salvarla sarà difficile: il valore delle risorse minerarie dell’America Latina negli ultimi dieci anni è triplicato, fino a raggiungere complessivamente i 300 miliardi di dollari. Il Perù è uno dei paesi con il più alto tasso di crescita e ricava buona parte della sua economia dalle miniere fino ad un sesto del suo prodotto interno lordo. Ma gli effetti dell’industria mineraria, con tutti i costi e benefici, sono evidenti: la miniera sta letteralmente risucchiando la città: è una specie di piramide a gradoni rovesciata, larga quasi tre chilometri e profonda circa 500 metri. Come si evince dall’immagine in evidenza di questo articolo, il centro storico di Cerro de Pasco è stato in gran parte distrutto dall’allargamento della miniera a cielo aperto. Quest’ultima, gestita dalla società Volcan Compañía Minera, produce soprattutto piombo e zinco. Una fascia di confine, punteggiata di case e baracche abbandonate, rappresenta la terra di nessuno tra l’abisso e la città vivente: questa triste barriera però non protegge affatto dagli avvelenamenti da piombo, uno dei problemi principali di questa bellissima città, ormai alla deriva.