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Come fate a capire a che altezza vi trovate? Un modo sarebbe quello di misurare la temperatura di una pentola d’acqua bollente. Magari preparandovi un tè. La pressione atmosferica, infatti, diminuisce con l’altitudine in modo abbastanza preciso (anche se non millimetrico).

L’ipsometria e la misurazione dell’altezza

altezza

A una pressione minore, corrisponde una temperatura di ebollizione più bassa: per ogni 300 metri guadagnati in altezza, il punto di ebollizione dell’acqua diminuisce di un grado Celsius. Così, a 4500 metri l’acqua bolle a 84,4 °C, in cima all’Everest a 70 °C. Si chiama ipsometria questa tecnica mediante la quale la misurazione dell’altitudine di un luogo viene ricondotta a una misurazione di pressione atmosferica.

Mark Twain, in un suo reportage di viaggio, racconta come, durante una spedizione sulle Alpi svizzere, avesse cercato di calcolare l’altezza mettendo a bollire il barometro in una minestra di fagioli. Ciò conferì “alla minestra un forte sapore di barometro” che riscosse un tale inaspettato successo da spingerlo a chiedere al cuoco di prepararla ogni giorno.

Il Challenger Deep della Fossa delle Marianne, nel Pacifico, è la parte più profonda che si conosca degli oceani di tutto il mondo. Lì la pressione è pari a 1100 volte quella del livello del mare, per cui se intendete farvi un tè laggiù dovreste armarvi di moltissima pazienza: l’acqua nella teiera inizierebbe a bollire a 530 °C!