Coronavirus, muore l’astrofisico Corrado Lamberti
Il coronavirus sta portando via decine di migliaia di persone qui in Italia: i nostri cari, i nostri medici, le nostre icone. Oggi ci lascia Corrado Lamberti.
Coronavirus: chi era Corrado Lamberti
Nato a Como, all’età di 72 anni si è spento a causa del coronavirus nell’ospedale di Gravedona.
Il mondo della scienza lo ricorda per l’intensità e la passione con cui ha dedicato un’intera vita alla divulgazione scientifica. Assieme a Margherita Hack ha fondato e diretto le riviste L’Astronomia e Le Stelle, ed inoltre è autore di migliaia di articoli sull’astrofisica, l’astronautica e la fisica delle particelle.
Lamberti si è anche dedicato alla formazione di studenti di istituti superiori e alla collaborazione con le enciclopedie.
Nel 1999 fu insignito del riconoscimento “per i meriti acquisiti in vent’anni di attività nella diffusione della conoscenza astronomica in Italia” dall’Unione Astronomica Internazionale, che, in suo onore, nominò Corradolamberti il pianeta 1985TB1.
Corrado Lamberti si era formato in terra lombarda, a Milano, dove aveva conseguito la laurea in fisica con la tesi in fisica cosmica. Oltre che a dedicarsi alla scienza e alla divulgazione scientifica, Lamberti era anche molto attivo nella vita politica.
Tra le sue pubblicazioni più importanti vi è senz’altro il libro Il bosone di Higgs, pubblicato nel 2012 in onore della scoperta al CERN di Ginevra della omonima particella; l’edizione fu poi ampliata qualche anno dopo, quando Lamberti pubblicò il libro Il bosone di Higgs: dopo il trionfo del Modello Standard spunterà l’alba di una nuova fisica?.
Ad un anno e mezzo dalla morte della Hack, con cui Lamberti aveva instaurato un legame che andava ben oltre il rapporto professionale, l’astrofisco decise di pubblicare uno scritto in sua memoria . Molte furono anche le sue pubblicazioni in merito all’attività politica, a cui, come si è detto, prese parte parallelamente alla sua devozione per la fisica e l’astronomia.
Gli ultimi momenti di Lamberti, stroncato dal cronavirus
Molti suoi collaboratori o conoscenti lo ricordano come una persona magnanima, sempre disposta a tendere una mano verso il prossimo e rispettosa del parere altrui.
A 72 anni Corrado Lamberti è stato stroncato dal covid-19, che ha piegato l’Italia in due portandosi via molte personalità.
“Da ieri mio figlio Lucio è Ordinario al Politecnico di Milano. COVID voleva fregarmi: fin lì gli è andata male (foto ricordo dall’ospedale sul budino: ci sono ancora!)“, ha scritto l’astrofisico poco pià di dieci giorni fa sul suo profilo Facebook.
Anche la redazione di Close-up Engineering, impegnata costantemente nella divulgazione scientifica e non solo, si stringe intorno ai cari di Corrado Lamberti, che purtroppo non è riuscito a sconfiggere il coronavirus.
Antonio Piazzolla, il caporedattore della sezione Science, ha collaborato a lungo per la rivista Le Stelle, e conserva anche lui un ricordo genuino dell’astrofisico.
“Corrado non lo conoscevo personalmente ma ho avuto l’onore di essere redattore di ‘Le Stelle’, la rivista da lui fondata insieme alla Hack. Quando arrivi io lui era fuori da un po’ e la Hack ci aveva lasciati qualche anno prima ma decisi ugualmente di scrivergli e raccontar lui di come stessi muovendo i primi passi nel giornalismo proprio con la sua creazione. Era molto gioviale, e contento di questo giovanotto che faceva esperienza sulla sua creazione. Parlammo in diverse occasioni e per un soffio non ci incontrammo nella mia città, Foggia, dove fu ospite proprio del mio liceo ma io ero lontano per lavoro. Seguirlo sui social era piacevole, sempre attento, lucido e ricco di spunti interessanti: non solo astronomia ma anche cenni storici e riflessioni sulla vita e l’attualità piuttosto condivisili. La notizia mi ha intristito molto. Che la Terra ti sia lieve Corrado, ora insieme alla Hack, sei tornato a far parte della materia di cui è composto l’universo. Mi piace immaginarvi insieme, grandi amici e colleghi, in un sistema binario…“
Nell’immagine in evidenza, Corrado Lamberti. Foto tratta dal suo profilo Facebook.