fbpx

Home » Costruito l’organoide del fegato, servirà a testare farmaci

Costruito l’organoide del fegato, servirà a testare farmaci

Categorie Medicina
Vuoi leggere tutti gli articoli del network (oltre 10.000) senza pubblicità?
ABBONATI A 0,96€/SETTIMANA

Gli organoidi sono la nuova frontiera della medicina. Si tratta di strutture tridimensionali di coltura cellulare, le quali possiedono quelle che sono le principali proprietà della versione semplificata e miniaturizzata dell’organo 3D che rappresentano. E di recente è stato sviluppato l’organoide del fegato per studiare le epatiti e le altre malattie che colpiscono quest’organo, senza contare che sarà utilizzato per sperimentare e testare i farmaci.

Abbiamo sviluppato un metodo riproducibile per fabbricare complessi organoidi del fegato umano utilizzando cellule staminali pluripotenti derivate da donatori umani sani e da donatori con malattie del fegato

– spiega il ricercatore Takanori Takebe.

Per riuscirci i ricercato hanno utilizzato ben 11 linee di cellule staminali pluripotenti, cellule in grado di trasformarsi in molti tipi di cellule, sia sane sia malate: da queste poi sono stati ottenuti organi in miniatura nei quali sono presenti diversi tipi di cellule del fegato. Fatto questo, i ricercatori hanno trattato gli organoidi con acidi grassi al fine di provocare l’accumulo di grasso del fegato, l’infiammazionefibrosi, riproducendo fedelmente le caratteristiche chiave di alcune malattie.

Gli organoidi ricreano accuratamente le infiammazioni e altre caratteristiche delle malattie del fegato. Ciò ha permesso di studiare queste malattie e testare potenziali terapie

– ha spiegato Takebe che conclude dicendo:

Il risultato è significativo perché finora era stato molto difficile riprodurre modelli della malattia del fegato grasso o della malattia di Wolman, che porta anch’essa all’accumulo di grassi nel fegato. Adesso, grazie agli organoidi, diventa possibile sperimentare i farmaci contro queste malattie

Lo studio è stato descritto sulla rivista “Cell Metabolism”, ed è il risultato della ricerca condotta tra Stati Uniti e Giappone sotto la guida di Takanori Takebe, con la collaborazione del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center.

Fonte:
[1] “Modeling Steatohepatitis in Humans with Pluripotent Stem Cell-Derived Organoids” – Cell Metabolism

Lascia un commento