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Di che colore è il vestito nella foto? Lo spiega la scienza

#TheDress: ecco i reali colori della foto del vestito che ha diviso il web e come la scienza spiega il fenomeno

#TheDress, di che colore è il vestito? Blu e nero o bianco e oro?

PH: ©Close-up Engineering/Raffale Salvemini

Di che colore è il vestito nella foto? Da alcune ore il web è impazzito. La stessa foto, vista sullo stesso dispositivo, nello stesso momento da gruppi di persone nello stesso luogo sembra apparire con differenti colori. C’è chi vede il vestito color bianco e oro e chi lo vede blu  e nero.

L’origine della foto che ha fatto il giro del mondo e ha ricevuto milioni di condivisioni è stata già discussa in un precedente articolo. Sebbene il vestito originale sia blu e nero, la foto scattata risulta sovraesposta, non rispettando i colori reali. Ma sembrerebbe che una gran parte della popolazione veda, in ogni caso, i veri colori del vestito mostrato nello scatto.

Le reali tonalità di colore della foto sono mostrate nell’immagine che apre questo articolo che mostra un’analisi RGB effettuata da Close-up Engineering.

A cosa è dovuto ciò? 
Si tratta di un fatto estremamente singolare. E ad affermarlo è chi di ottica e neuroscienze ne capisce. Jay Neitz, neuroscienziato presso l’Università di Washington afferma che si tratta di “differenza individuale della percezione” e che questa è la percezione individuale più grande che, in 30 anni di studi, abbia mai visto.

Come tutti sanno, la luce entra nell’occhio umano con lunghezze d’onda differenti corrispondenti alle diverse tonalità di colore. La luce colpisce la retina nella parte posteriore dell’occhio dove pigmenti colpiscono connessioni neurali che attivano la corteccia visiva, quella parte del cervello adibita alla creazione delle immagini. In sostanza, il cervello elabora le diverse lunghezze d’onda percepite discriminando illuminazione e colori degli oggetti. 

Solitamente questo sistema funziona bene ma, in questo particolare caso, la foto colpisce una sorta di confine percettivo. L’uomo è fatto per vedere alla luce del giorno, ma la luce del giorno cambia colore. Questo range cromatico varia dal rosso-rosato dell’alba, passando per i bianco-azzurri di mezzogiorno, e poi di nuovo ad un crepuscolo rossastro. Dunque, il cervello di ogni singolo individuo cerca “a modo suo” di reinterpretare il colore originale dell’immagine, ma viene influenzato da diversi fattori.

Come spiegano diversi neuoroscienziati, ogni individuo ha un bagaglio di esperienze e aspettative, così come particolari livelli di attenzione e movimenti oculari. In tutto ciò rientra anche ciò che è stato osservato un attimo prima di osservare lo scatto e l’influenza che ha il background su cui è stata scattata la foto o, ad esempio, ciò che la circonda. L’insieme di tutti questi fattori “condiziona” il cervello a reinterpretare in differenti modi la stessa immagine. A dimostrazione di ciò c’è il fatto che, in diversi casi, la stessa immagine è apparsa con diversi colori allo stesso individuo in ore diverse.

“Credo che passerò il resto della vita a studiare questo fenomeno”, ha concluso Neitz in un’intervista.