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Un video mostra l’esplorazione di Giove, dal 1973 ad oggi

Un video mostra l’esplorazione di Giove in poco più di un minuto, a partire dal 1970 fino al 2019 con la missione NASA Juno

Esplorazione di Giove

A sinistra Giove in uno scatto del 1973 della sonda Pioneer 10, a destra il gigante gassoso nel 2019 in uno scatto della sonda Juno, crediti: NASA

Rivevere l’esplorazione di Giove, dagli anni ’70 ad oggi, in poco più di un minuto. E’ il risultato di questo filmato, realizzato dall’autore, che ripercorre i momenti salienti delle osservazioni del gigante gassoso.

Le immagini raccolte, le più significative, sono scattate in questi anni a partire dalla missione Pioneer 10 del 1973. La scarsa qualità fotografica dell’epoca riducevo il gigante ad una macchiolina spixelata.

https://www.instagram.com/p/B9HRdCQK42Y/

L’esplorazione di Giove ripercorsa in poco più di un minuto

La qualità fotografica va via via migliorando con l’avanzare delle missioni spaziali: il primo notevole miglioramento lo si ha dal 1979 con la missione Voyager 1.

I primi dettagli del gigante, messi a fuoco dalla prima delle sonde gemelle del programma Voyager, fanno ben presto il giro del pianeta emozionando la popolazione.

https://www.instagram.com/p/B8yZF5LiIIc/
https://www.instagram.com/p/B87T-LZKpo-/

Da Hubble a Juno, il fascino di Giove

Tra i primi anni duemila ad oggi, il gigante gassoso ha dato il meglio di sé, stupendoci con le sue aurore e la complessa atmosfera.

https://www.instagram.com/p/B9IWtD9Kprq/

Tutti dati raccolti e foto mozzafiato scattate nell’ambito di missioni quali Cassini e Juno, senza contare il notevole contributo dell’Hubble Space Telescope.

https://www.instagram.com/p/B84mUsFqRyi/

Le più recenti ed altrettanto incredibili, sono le foto in altissima definizione scattate dalla sonda NASA Juno.

https://www.instagram.com/p/B9KP3M7KRD6/

Il più recente fly-by infatti, ha mostrato nuovi dettagli: avvicinandosi a “soli” 3.500 km da Giove, la sonda ha scoperto un “nuovo arrivato”, al Polo Sud: adesso i cicloni non formano più un pentagono ma un esagono.

Non è la prima volta che Juno ci emoziona: nel 2017 infatti, ci aveva fatto ascoltare i suoi spettrali di Giove, quello della ionosfera gioviana. Gli strumenti di Juno, durante uno dei passaggi ravvicinati, hanno raccolto questa testimonianza senza precedenti.

https://www.instagram.com/p/B9FpTcdKI2-/

Cos’altro dovremmo aspettarci da questo misterioso quanto affascinante pianeta?

A sinistra Giove in uno scatto del 1973 della sonda Pioneer 10; a destra il gigante gassoso nel 2019 in uno scatto della sonda Juno, crediti: NASA