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Holm 15A, il più grande buco nero mai osservato

Holm 15A ha una massa pari a 40 miliardi di volte quella del Sole. Il record però appartiene all’ultramassivo del quasar TON 618

Holm 15A Buco nero

Simulazione della materia orbitante attorno ad un buco nero, crediti: ESO/Gravity Consortium/L. Calçada

Un team di astronomi del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics, coordinati dai professori Kianusch Mehrgan e Maximilian Fabricius, ha scoperto uno dei più grandi buchi neri di sempre. Dista 700 milioni di anni luce da noi, e si trova nella galassia di Holmberg 15A. Il paper è in fase di accettazione per la rivista The Astrophysical Journal mentre un abstract è disponibile sul sito della Cornell University.

Quanto è grande? Più di un buco nero supermassiccio medio. Viene definito infatti come buco nero “ultramassivo” e gli astronomi hanno stimato che la sua massa è circa 40 miliardi di volte quella del Sole.

Giganti a confronto: controversie per le dimensioni

L’oggetto, rinominato Holm 15A, è stato individuato analizzando il movimento delle stelle che circondano la galassia usando lo strumento MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer) installato sul VLT (Very Large Telescope) dell’European Southern Observatory (ESO) situato ad Atacama, in Cile.

Il record tuttavia appartiene al quasar TON 618, nella costellazione delle Canes Venatici, che ospita un buco nero ultramassivo la cui massa è pari a 66 miliardi di volte quella del Sole. Esso venne rilevato nel 1957, quando i quasars non erano ancora stati scoperti (si dovrà aspettare al 1963). La natura di questo oggetto dunque era sconosciuta e solo nel 1970, tramite una rilevazione radio a Bologna, fu scoperta un’emissione radio da TON 618, dalla quale è stato possibile dedurre la natura dell’oggetto. La galassia circostante non è visibile per l’eccessiva luminosità del quasar stesso.

In definitiva dunque, Holm 15A non è il più grande buco nero esistente, come riportato su molti giornali è riviste, ma è corretto dire che è il più grande mai osservato prima dal momento che l’ultramassivo all’interno del quasar TON 618 non è mai stato osservato direttamente e la sua misurazione è avvenuta in maniera indiretta (emissione radio e calcoli matematici).

Caratteristiche e origine di Holm 15A

All’inizio si pensavo che Holm 15A avesse davvero una massa mostruosa: gli scienziati ne stimavano la massa fino a 300 miliardi di volte quella del Sole; le recenti misurazioni precise ne hanno poi ‘ridotto’ la massa a 40 miliardi di volte.

Con sorpresa però, gli astronomi hanno constatato che le sue dimensioni lo rendono dalle quattro alle nove volte più grande di quello che si pensava. Dista 790 Unità Astronomiche dal centro della galassia in cui si trova (Holmberg 15A) ed ilraggio di Schwarzschild di Holm 15A è di circa 119 miliardi di chilometri.

Secondo gli astronomi Holm 15A si sarebbe generato dalla fusione di altri giganteschi buchi neri. Un’altra ipotesi vede invece la fusione di polvere stellare e materia oscura, avvenuta miliardi di anni fa.

Foto: Simulazione della materia orbitante attorno ad un buco nero, crediti: ESO/Gravity Consortium/L. Calçada

Per approfondire:

[1] “A 40-billion solar mass black hole in the extreme core of Holm 15A, the central galaxy of Abell 85” – Cornell University