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Intervista a Cosmano Lombardo: “Web Marketing Festival è educazione e cultura su imprenditorialità e innovazione digitale e sociale”

Cosmano Lombardo Web Marketing Festival

A poco più di un mese dall’apertura della 7a edizione, il Web Marketing Festival annuncia un’agenda con oltre 70 eventi di formazione, business e networking, arte, cultura, show e intrattenimento.

Attesi sul Mainstage oltre 40 talk e show e ospiti del calibro di Mimmo Lucano, Federica Angeli, Alessandro Benetton, Daniele Pucci, Chiara Cocchiara, Pietro Milillo e Roberto Zanda. Close-up Engineering, media partner dell’evento, ha scambiato quattro chiacchiere con il chairman Cosmano Lombardo (che condurrà le ultime due giornate in compagnia di Diletta Leotta), per comprendere a fondo lo spirito del festival, che ha tanto in comune con la mission del nostro network di informazione.

Ciao Cosmano, inizierò con la più classica delle domande: cos’è il Web Marketing Festival?
Il Web Marketing Festival per noi non è un evento, ma un acceleratore di educazione, di cultura e di informazione sull’imprenditorialità e sull’innovazione digitale e sociale. È l’unione di menti e di saperi al servizio della società. Si concretizza poi in un festival che quest’anno vedrà oltre 70 eventi di formazione, cultura, arte, intrattenimento, networking; ma di fatto è un acceleratore per migliorare questo Paese.

Sono state queste le finalità sin dalla prima edizione?
L’idea è sempre stata questa. Concepiamo l’innovazione tecnologica e digitale alla luce del miglioramento della società. Pensiamo che l’educazione e la formazione siano alla base di questo processo. Cerchiamo di mettere a disposizione prodotti formativi di qualità a un prezzo accessibile a tutti per contribuire a questo percorso di accelerazione, quindi realmente siamo partiti con questa idea e finalmente è diventato un festival con temi che vanno oltre il web marketing.

Quali sono le tematiche trattate? Ce n’è una portante?
Non abbiamo mai un tema fisso, sarebbe riduttivo per un evento di questo tipo. Il tema portante è l’innovazione digitale e sociale, ma abbiamo più temi che affrontiamo. Ogni anno, poi, ci sono anniversari che ricorrono e che, quindi, hanno una rilevanza rispetto ad altri. Quest’anno, ad esempio –visto che il 20 giugno sarà la Giornata Internazionale dei Rifugiati- ci sarà un’attenzione particolare a questo tema e sarà con noi Mimmo Lucano. Ma affronteremo l’integrazione, i cambiamenti climatici, la legalità, l’accessibilità, e anche quest’anno si tornerà a parlare di fake news. I temi sono vari: da quelli più sociali a quelli più tecnologici come blockchain, realtà virtuale, realtà aumentata e tanta robotica.

Il nostro pubblico è prevalentemente di stampo tecnico e abbiamo a che fare con tantissime startup: quali sono gli eventi dedicati?
Dedicato alle startup abbiamo più aspetti. Avremo la Startup Competition sul Mainstage dove si sfideranno i sei progetti arrivati in finale. Abbiamo poi una sala dedicata alle startup dove pitcheranno le startup un po’ più in early stage e si terranno alcuni speech sulle tematiche d’impresa. Avremo un’area espositiva dedicata ai progetti innovativi tecnologici in cui molte startup mostreranno le loro soluzioni, i loro servizi, i loro prodotti. Avremo degli hackathon e speech formativi, workshop e momenti di networking per parlare con investitori. C’è, infatti, una gran parte dedicata al business matching all’interno del festival.
Quest’anno, come l’anno scorso, avremo la Startup Competition Young dedicata ai ragazzi fino ai 22 anni. Selezioniamo quindi quattro idee in una fase embrionale e fatte da giovani a impatto sociale. È una fase che portiamo avanti nelle scuole durante l’anno e si concretizza in questa finalina dedicata a loro.

Qual è il rapporto con i team degli hackathon? C’è un’attenzione a portare avanti insieme i progetti vincitori?
Rimangono dei rapporti che i vari team portano avanti con gli organizzatori. L’anno scorso l’hackathon era concentrato sulle fake news, ed era un’iniziativa per contribuire a contrastare questo problema. Si sono creati dei team e l’idea era proprio quella di dare la possibilità ai ragazzi di portare avanti questi progetti. Quest’anno speriamo che accada con ARXivar per l’hackathon dedicato a Intelligenza Artificiale e Blockchain.

Cosa ti aspetti dal futuro del Web Marketing Festival? E cosa ti aspetti da questa edizione?
Il futuro del Web Marketing Festival è difficile da delineare, perché –come ti dicevo all’inizio- è nato con l’obiettivo di rispondere alle esigenze della società per contribuire a migliorarla attraverso l’innovazione tecnologica e digitale. Il nostro futuro sarà frutto dei cambiamenti da affrontare nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Quello che ci aspettiamo in questa edizione e nelle prossime è sicuramente di mettere a disposizione dei prodotti formativi utili per le persone e assecondare le loro esigenze. Il Web Marketing Festival è, infatti, un evento costruito insieme a loro: è frutto di un rapporto di collaborazione che va avanti con i partecipanti, le aziende e i relatori da anni.

C’è la filosofia del condividere: gli speaker, ad esempio, inviano le loro proposte consapevoli del fatto che stanno contribuendo a migliorare le cose. Le nostre aspettative non sono numeriche. Gli unici numeri che vogliamo migliorare è la quantità di eventi. Quest’anno saranno oltre 70 e le sale passeranno da 45 a 55. Non ci focalizziamo sui numeri dei partecipanti, ma sul migliorare la qualità dell’evento.

Hai un messaggio da voler condividere con i lettori di Close-up Engineering?
Più che un messaggio vorrei condividere due visioni. La prima è quella di provare a vedere il lavoro in un modo diverso: se vogliamo realmente provare a migliorare le cose, il lavoro è un modo per costruire la quotidianità; quindi una visione del lavoro un po’ diversa e della professionalizzazione diversa. L’altra è una visione dell’imprenditorialità: cerchiamo di portare avanti il concetto di imprenditori della società; persone che si fanno carico di attività che abbiamo un impatto positivo sulla società prima di un impatto sul fatturato. In più vorrei spronare a lavorare sull’unione e il dialogo dei saperi: solamente lavorando sulla formazione e l’educazione, frutto dell’unione delle conoscenze, può migliorare lo stato delle cose. Ed è quello che stiamo provando a fare.

Noi di Close-up Engineering solitamente chiudiamo con una domanda aperta: un pensiero, un messaggio o un aspetto degno di nota che vuoi sottolineare?
Una cosa che volevamo sottolineare è il percorso che portiamo avanti per tutto l’anno in tutta Italia incontrando ragazzi delle scuole elementari, medie, superiori e università, dalla Sicilia al Piemonte per avvicinare i ragazzi alla cultura dell’innovazione, dell’imprenditorialità e delle professioni digitali. C’è questo grosso problema che viviamo da anni che è il gap tra knowhow, formazione e richiesta del mercato del lavoro: c’è tanta richiesta di professionisti e c’è un gap da colmare e noi cerchiamo di darci da fare cercando sia di far leva su una diversa visione del lavoro sia su una questione di competenze. Il festival è il frutto di un percorso che viene portato avanti giorno dopo giorno durante un intero anno.

Fino al 24 maggio, inserendo il codice wmf199emed in fase di acquisto, sarà possibile prenotare il biglietto al prezzo scontato di 199€+iva anziché 249€+iva.