Leucemie infantili: nuove speranze per i malati
Il campo della ricerca oncologica è sempre più vivo. Moltissimi sono gli studi sui tumori, dalle leucemie a innumerevoli altre tipologie, e altrettanti sono i progressi che, pian piano, si stanno facendo in quella che forse è una delle più grandi sfide della medicina moderna: sconfiggere il cancro. Questa patologia non risparmia nessuno, bambini compresi, ed è evidente come sia necessario portare avanti degli sforzi concreti per minimizzare i danni che questa malattia può portare ai più piccoli.
Dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma arrivano notizie confortanti riguardo le prospettive terapeutiche per i piccoli malati di leucemie, la categoria di tumori più frequente tra i bambini. Il trapianto di midollo dai genitori è oggi possibile.
Le leucemie e le difficoltà di un trapianto
Le leucemie sono dei tumori di quelle cellule staminali che daranno origine alle cellule del sangue, ovvero globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Queste staminali si vanno a localizzare nel midollo osseo, per la precisione nel tessuto osseo spugnoso, ovvero quella tipologia di osso che si ritrova soprattutto nelle epifisi, le estremità, delle ossa lunghe (come si osserva in figura). È evidente come per ovviare ad un problema di questa natura l’unica possibilità sia un trapianto di midollo, poiché il problema risiede nelle cellule staminali.
Purtroppo per eseguire un trapianto c’è la necessità di trovare un donatore compatibile col soggetto ricevente, e questo è tutt’altro che facile. Le problematiche nascono dal momento che per avere una compatibilità immunologica ci sarebbe bisogno di trovare due soggetti con lo stesso asseto dei geni HLA, quelli codificanti per la regolazione del sistema immunitario. Per rendere l’idea di quanto sia difficile trovare un donatore compatibile si pensi che solo il 25% dei casi vede due fratelli compatibili e che tra genitori e figli non è quasi mai possibile effettuare un trapianto, poiché ciascun genitore è identico al figlio, dal punto di vista immunologico, solo per il 50%. Questo fino a poco tempo fa!
La novità made in Italy
Dal reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Bambin Gesù di Roma arriva una scoperta che potrebbe risolvere il problema del trapianto genitore-figlio, eliminando così le liste di attesa per trapianti midollari, fondamentali per curare i pazienti con leucemie. Oggi il 40% dei malati di leucemie è in attesa di trovare un donatore, e per molti di loro questo non arriverà in tempo.
Il gruppo di ricercatori capitanati da Franco Locatelli, ha trovato il modo per eliminare quelle cellule che determinano il rigetto, ovvero i linfociti T alfa/beta+, lasciando intatti i linfociti T gamma/delta, utili a garantire un minimo di immunità contro eventuali patogeni. Il Prof. Locatelli afferma che con questa tecnica di manipolazione delle cellule staminali non ci saranno più le difficoltà avute fino ad oggi e che sarà possibile trapiantare qualunque bambino ne abbia bisogno.
I risultati dello studio
Nello studio, pubblicato su Blood dal Prof. Locatelli e dai suoi collaboratori, sono stati trattati 80 piccoli pazienti tra il 2011 e il 2014. Il 70% di loro ha avuto una guarigione completa dalla malattia, mentre circa il 24% ha avuto recidive. L’obiettivo dei ricercatori è adesso quello di allargare il programma di sperimentazione viste le ottime premesse.
Conclusioni
La lotta contro il cancro è un continuo progresso. La strada da fare è ancora lunghissima ma si iniziano ad escogitare tecniche che ci permettono ogni giorno di affrontare questa terribile malattia con una speranza in più. Questa è la volta dei malati di leucemie di avere delle speranze di poter avere una vita normale. Il cancro è una piaga tremenda, ma grazie all’impegno di numerosi scienziati come il Prof. Locatelli, forse un domani lo sarà molto meno.