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Logica, matematica e ragionamento: quando il gioco non è solo divertimento

La logica, matematica ed il ragionamento applicati al gioco sono attività senza dubbio divertenti, ma non sempre coincidono con la spensieratezza. Anzi, in molte tipologie di passatempi da svolgere sia da soli che in compagnia entrano in ballo abilità davvero straordinarie.

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Giocare è un’attività senza dubbio divertente, ma non sempre lo svago ed il gioco coincidono con la spensieratezza. Anzi, in molte tipologie di passatempi da svolgere sia da soli che in compagnia entrano in ballo abilità come quelle logiche, matematiche e di ragionamento, fondamentali per poter massimizzare il risultato. Ecco qualche esempio.

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La matematica nei giochi da tavolo

Forse non tutti sanno che i giochi da tavolo più famosi sono spesso legati all’uso della matematica, disciplina utilizzata dagli ideatori dei vari titoli per creare schemi ben precisi per giungere alla vittoria finale. Sconfiggere gli avversari, infatti, non è quasi mai esclusivamente una questione di fortuna, come si tende a credere; ma il compimento di un disegno matematico che si realizza giocata dopo giocata e che i più abili lettori possono utilizzare a proprio favore.

Il Catan e il Risiko! due giochi accomunati da alcune similitudini per ciò che riguarda la trama generale, poggiano entrambi sul calcolo probabilistico e non basta usare l’intuito per sperare di conquistare più territori rispetto agli avversari. Altro interessante esempio di gioco matematico è la Torre di Hanoi; un rompicapo composto da tre paletti e una serie di dischi di grandezza crescente da infilare nei paletti; l’obiettivo è quello di spostare i dischi da un paletto all’altro, ma senza mai metterne uno più grande su uno più piccolo.

La soluzione del dilemma è tutta di tipo matematico; dal momento che questa deriva da un algoritmo ricorsivo che esprime le diverse mosse effettuabili per spostare i dischi da A a B; da A a C e da B a C.

Questi sono solo pochi esempi, ma in generale tutti i giochi da tavolo (si pensi per esempio alla dama o agli scacchi) poggiano su basi logico-matematiche che non possono essere sottovalutate se si intende diventare dei veri campioni.

Giochi di carte e matematica

Tra i giochi che richiedono maggiori capacità logico-matematiche troviamo quelli di carte, nei quali la scelta della giocata da effettuare non è per nulla casuale. Le nozioni matematiche come quelle legate al calcolo delle probabilità, per esempio, possono essere determinanti nelle strategie poker tanto nelle mani di partenza quanto nelle fasi successive; di solito chi si afferma come campione è colui che riesce a combinare queste capacità alla velocità di ragionamento.

Potrà sembrare strano, ma anche i giochi di carte popolari celano leggi matematiche che i più esperti giocatori hanno ormai imparato a decifrare con un semplice colpo d’occhio alle carte sul tavolo e a quelle già uscite. Che si tratti di Scopa; Scala 40 o Briscola, ogni singola giocata cambia infatti le probabilità del modello ed è proprio sfruttando questa conoscenza che si può determinare la giocata migliore da fare al momento.

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Il backgammon e la speranza matematica

Un altro concetto che torna in molti giochi è quello della “speranza matematica”, definibile come il valore medio di una variabile casuale X. Tra i giochi che si collegano a questo concetto troviamo il backgammon; un passatempo le cui origini vengono fatte risalire addirittura al Gioco di Ur praticato circa 4500 anni fa. Il backgammon, infatti, si basa su un’ottimizzazione probabilistica, ossia sulla capacità dei giocatori di trovare la mossa migliore in base alle diverse situazioni casuali create durante la partita.

In questo gioco, ciascun giocatore può proporre all’avversario durante il proprio turno di raddoppiare la posta e l’altro può rifiutare; terminando la partita; oppure incassare la posta singola. Il successo dell’uno o dell’altro giocatore sta nella capacità di entrambi di leggere la situazione. Il raddoppio, infatti, potrebbe convenire a chi lo propone ma, al tempo stesso, anche a chi riceve la richiesta, aprendo di volta in volta a scenari differenti.

Il tutto sta nella capacità dei partecipanti di interpretare le probabilità di vincita e determinare; in pochi secondi; se queste determinino un maggior vantaggio nell’accettare o nel rifiutare. La spiegazione è molto semplificata, ma rende l’idea di quanto la matematica intervenga in svaghi e passatempi che, a volte, sottovalutiamo nella loro complessità. Da oggi in poi un motivo per guardarli con occhi diversi!