Microsoft e i data center nel Pacifico
A causa di Internet i data center richiedono maggiore energia per il raffreddamento dei computer server. Perché non sfruttare l’acqua del nostro pianeta? È quello che si sono chiesti alla Microsoft.
Le temperature dell’oceano sono tra le più basse degli ambienti terrestri: una soluzione dunque efficace, economica ed eco-sostenibile considerata anche la possibilità di collocare i data center vicino ai centri urbani (metà della popolazione mondiale infatti vive entro 200 chilometri dal mare) rendendo più tempestivi gli interventi di manutenzione.
Dopo i tre mesi di test, al largo di San Luis Obispola (in California), i ricercatori hanno valutato soprattutto le ricadute sull’ecosistema della capsula che era configurata con una potenza equivalente a quella di 300 computer desktop. L’esito è stato del tutto positivo: il rumore prodotto dai gamberi attorno alla capsula è maggiore di quello generato dai server e che il riscaldamento dell’acqua è percepibile solo fino ad alcuni centimetri dalla struttura in acciaio. Gli effetti su larga scala saranno valutati nei prossimi test.