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Pesce d’Aprile: origine di questa usanza, perché si fanno gli scherzi e perché il simbolo è un pesce

Il Pesce d’Aprile è una delle tradizioni più peculiari e diffuse nel mondo, celebrata ogni anno il primo di aprile. Questo giorno è noto per gli scherzi e le burle che amici, familiari e persino aziende e istituzioni si scambiano, in una sorta di tacita competizione per la burla più originale e divertente. Ma da dove ha origine questa usanza e perché proprio il simbolo di un pesce?

Pesce d’Aprile: una tradizione che affonda le radici nella storia

Pesce d'Aprile

La genesi della tradizione del pesce d’aprile è incerta, arricchita da un mosaico di teorie e aneddoti storici che ne tracciano le possibili origini in diverse culture e epoche. Tra queste, spicca la leggenda che riguarda il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia tra il 1334 e il 1350, il cui intervento miracoloso avrebbe salvato un papa soffocato da una spina di pesce. Questo evento prodigioso, secondo la narrazione, avrebbe portato il pontefice a decretare che ad Aquileia, ogni primo aprile, non si dovesse consumare pesce, legando così la tradizione a un atto di gratitudine divina. Sebbene tale racconto si perda nella nebbia dei secoli, offre uno sguardo affascinante sulle radici culturali e spirituali che potrebbero aver influenzato l’evoluzione di questa usanza.

La tradizione del Pesce d’Aprile si perde nei meandri della storia, ma le ipotesi più accreditate riportano indietro fino alla Francia del XVI secolo. In quel periodo, l’anno nuovo veniva celebrato tra il 25 marzo e il 1° aprile, con festeggiamenti e scambi di regali. L’introduzione del calendario gregoriano, che spostava l’inizio dell’anno al 1° gennaio, creò confusione e diede origine alla tradizione di considerare chi festeggiava ancora in aprile come un “sciocco”.

Perché si fanno gli scherzi il primo aprile: Il simbolismo del pesce

La scelta di un pesce come simbolo di questa giornata ha radici altrettanto affascinanti e antiche. Una delle spiegazioni più pittoresche ci riporta all’antico Egitto e a una burla orchestrata da Cleopatra ai danni di Marco Antonio, coinvolgendo un gigantesco pesce finto. Iniziando in un certo senzo la tradizione degli scherzi del primo aprile.

Pesce d’Aprile: scherzi famosi e curiosità

Pesce d'Aprile

Nel corso degli anni, il Pesce d’Aprile ha visto nascere scherzi sempre più elaborati e divertenti, alcuni dei quali sono entrati nella storia. Dall’annuncio di Google Tisp, un inesistente servizio internet via rete fognaria, alla modifica legale del valore della costante π in Alabama, questi scherzi mostrano come il Pesce d’Aprile sia diventato un momento di leggerezza e creatività collettiva.

Non solo il 1 aprile è il giorno dedicati agli scherzi

Il 28 dicembre assume in diverse parti del mondo, particolarmente in Spagna e in America Latina, un significato paragonabile a quello del primo aprile in altri contesti culturali, un’occasione dedicata agli scherzi e alle burlas. Conosciuto come il Giorno dei Santi Innocenti, questo giorno mescola le radici di una celebrazione cristiana con la tradizione popolare degli inganni giocosi.

Diverse espressioni locali arricchiscono questa pratica: dall’esclamazione di sorpresa “Inocente palomita que te dejaste engañar” in America Latina, al consiglio “¡Que la inocencia te valga!” in Argentina, fino al semplice “¡Inocente!” in Spagna. Nonostante la variabilità regionale, il cuore dell’usanza rimane un momento di leggerezza e divertimento collettivo. Anche se in Belgio la tradizione legata a questo giorno si è estinta a favore del primo aprile, altrove continua a vivere, come nel caso del “Dia d’enganyar” a Minorca e del “Dia da mentira” in Brasile.

Il Pesce d’Aprile rimane una delle poche tradizioni globalmente riconosciute che celebrano il senso dell’umorismo, la creatività e l’ingegnosità umana. Da semplici scherzi tra amici a complesse burle orchestrate da multinazionali, questo giorno ci ricorda l’importanza di non prendere sempre tutto troppo sul serio e di concedersi un momento di genuina allegria e spensieratezza.