Quando il Sole ruggisce
La prima tempesta solare mai registrata risale al 1859, quest’ultima è considerata anche la più potente, dato che si osservarono aurore boreali fino a Roma!
Ma che cosa è una tempesta solare?
Le tempeste solari vengono dette anche brillamenti e sono esplosioni che partono dalla fotosfera di una stella e che generano un forte vento solare.
Il fenomeno non è di facile spiegazione e può essere associato alle macchie solari, ovvero regioni del Sole caratterizzate da una minore temperatura; l’evento culmina con il rilascio di raggi X e grandissime quantità di energia che possono essere paragonate a milioni di bombe ad idrogeno!
Quali problemi provoca?
Come abbiamo già accennato in precedenza, i problemi maggiori sono legati al vento solare, costituito da particelle ad altissima energia che investono la Terra e provocano il malfunzionamento delle apparecchiature. Un esempio è quello che riguarda i numerosissimi satelliti che ormai circondano il nostro pianeta; in quest’ultimi infatti lo sciame di particelle che investe il materiale metallico, può generare un accumulo di carica elettrica ed un conseguente cortocircuito. In alcuni casi inoltre, il surriscaldamento provocato dal vento solare genera un rigonfiamento dell’atmosfera, che raggiunge la quota dei satelliti, rallentandoli. La diminuzione di velocità provocata dall’attrito può portare le sonde anche a precipitare sulla Terra. Stesso discorso vale per la Stazione Spaziale Internazionale, le cui pareti vengono monitorate continuamente, essendo esposte ad intense emissioni di vento solare. Per noi che viviamo sulla Terra, queste emissioni non costituiscono un pericolo dato che l’atmosfera funge da scudo, ma per gli astronauti che vivono nella ISS la situazione in alcuni casi è molto più pericolosa. Il discorso può essere esteso anche ai veicoli terrestri come gli aerei, che in alcuni casi devono modificare le loro rotte, allontanandosi da quelle più a rischio, per evitare avarie durante il volo.
Come “combattere” le tempeste solari?
Il metodo principale per prevenire i problemi derivanti dalle tempeste solari è quello di migliorare le previsioni meteorologiche spaziali, in modo da guadagnare un lasso di tempo maggiore tra l’insorgere del brillamento ed il suo arrivo sulla Terra. In questo modo per esempio si possono ruotare i satelliti in modo da esporli il meno possibile al vento solare, oppure si possono inserire dei sistemi di alimentazione elettrica ausiliari, che sostituiscano il principale nel caso di malfunzionamento.
Ed i super-brillamenti?
I super-brillamenti sono una teoria avanzata da alcuni studiosi, che credono nella possibilità che si possano manifestare esplosioni molto più potenti di quelle che avvengono normalmente; questi eventi potrebbero essere in grado addirittura di rendere impossibile la vita sulla Terra. Tralasciando l’ipotesi “catastrofica”, è comunque fondamentale investire sullo studio di questi fenomeni che ancora non conosciamo perfettamente, per trovarci preparati nel caso in cui si manifestino tempeste solari di potenza simile a quella verificatasi nel 1859.