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La salute passa dalla tavola, non dagli integratori

Ph. coach.nine.com.au

Sempre più persone si affidano agli integratori alimentari. Chi per dimagrire, chi per una presunta carenza di vitamine, chi per prevenire malattie cardiovascolari o persino il cancro. Proprio a proposito di quest’ultimo scopo nei giorni scorsi è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine il risultato di due trials, appartenenti ad un unico studio.

Due pubblicazioni, un unico progetto: VITAL. Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato su placebo. L’obiettivo era quello di dimostrare che la vitamina D, gli Omega-3 o una loro combinazione potesse avere una capacità protettiva contro cancro e patologie cardiovascolari.

Il mercato degli integratori alimentari

Quello degli integratori è un mercato che complessivamente vale circa 3 miliardi di Euro annui, solo in Italia. Nei primi dieci anni del 2000 si è vista una vera e propria esplosione di queste vendite. Negli Stati Uniti, infatti, le persone che si sono affidate ad integrazione di Omega-3 sono decuplicate, quelle che invece hanno optato per la vitamina D sono quadruplicate (*). L’effettiva efficacia di tutto ciò, tuttavia, è rimasta per molto tempo nell’ombra.

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Prima di VITAL: ASCEND e VIDA

Già da qualche tempo si è iniziato ad avere dei forti dubbi sulle reali benefici dell’integrazione di Vitamina D e Omega-3. Già uno studio della University of Oxford, ASCEND, metteva in luce come gli Omega-3, acidi grassi molto presenti nell’olio di pesce, non avessero efficacia superiore al placebo nella prevenzione di patologie cardiovascolari in soggetti diabetici.

VIDA (Vitamin D Assessment Study), nel 2016, mostrava invece l’inefficacia della Vitamina D nel prevenire eventi cardiovascolari.

Nella prevenzione del cancro, invece, qualche attesa c’era. Alcune pubblicazioni evidenziavano una diminuzione del rischio di contrarre diversi tipi di cancro grazie all’assunzione di vitamina D.

Lo studio VITAL e i risultati

In questo contesto nasce, ormai più di 5 anni fa, lo studio VITAL. Lo studio è stato finanziato dal National Institute of Health (NIH) e i risultati, apparsi online sul NEJM il 10 Novembre, sono stati presentati all’American Heart Association Scientific Session di Chicago.

VITAL, che ha come primo firmatario il Dott. JoAnn Manson, ha seguito per circa 5 anni ben 25871 uomini e donne. Alcuni di loro hanno assunto giornalmente 2000 Unità Internazionali di vitamina D e 1 grammo di olio di pesce; un altro gruppo ha ricevuto la vitamina D ed un placebo; il terzo gruppo ha avuto olio di pesce ed un placebo mentre il quarto gruppo ha assunto due placebo.

Trascorsi 5 anni di osservazioni i ricercatori non sono stati in grado di stabilire una differenza di rischio. La vitamina D e gli Omega-3 non avevano prodotto nessuna alterazione.

L’unico campione a mostrare una diminuzione del rischio di patologie cardiovascolari è stato quello degli Afro-Americani. La bassissima presenza di pesce nella loro dieta quotidiana ha fatto in modo che l’assunzione di un grammo al giorno di olio di pesce abbia migliorato in modo marcato la loro salute. Il rischio di malattie cardiovascolari, infatti, è stato abbattuto del 77%.

La prevenzione comincia in tavola

Nonostante l’aumento dei mercati di integratori alimentari, ancora una volta emerge un dato importante. Mangiare bene è la prima terapia che ciascuno di noi può fare. Una dieta ben bilanciata, ricca di ogni nutriente è sufficiente a garantire all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno. Intervenire con prodotti integrativi può essere utile solo in determinate situazioni e se si viene seguiti da un medico.

Il principio da tenere sempre a mente è che il corpo umano non è programmato per funzionare di più e meglio qualora vi fosse un surplus di “carburante”. Semplicemente ciò che non viene sfruttato viene eliminato.

 

Fonti:

Vitamin D Supplements and Prevention of Cancer and Cardiovascular Disease
Marine n−3 Fatty Acids and Prevention of Cardiovascular Disease and Cancer

VITAL Signs for Dietary Supplementation to Prevent Cancer and Heart Disease
Vitamin D And Fish Oil Supplements Mostly Disappoint In Long-Awaited Research Results

(*) fonte dati mercato degli integratori: JAMA