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Scoperta nuova vetta dell’Etna che lo posiziona al nono posto in Italia

I vulcani sono da sempre sinonimo di potenza e di fascino, ma anche di paura. Una paura più che comprensibile visto che sono stati molti i danni fatti dai vulcani durante la storia. Uno degli esempi più lampanti è l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che distrusse la città, di antico dominio romano, di Pompei; ora area archeologica. Ovviamente i vulcani riescono in ogni caso ad essere spettacolari e non ci sono dubbi sulla loro maestosità. Infatti, coi vulcani è come se in qualche modo il nostro pianeta e le viscere della terra parlassero. Un esempio fenomenale è l’Etna che di recente ci ha stupiti con una nuova vetta.

Come nascono i vulcani

Per chi non lo sapesse, i vulcani si formano dalla fuoriuscita di magma dalla crosta terrestre tramite un’apertura chiamata cratere che, accumulandosi e raffreddandosi, dà la tipica forma di cono più o meno frastagliato ad un vulcano. Ovviamente i vulcani hanno anche altre forme e varie tipologie di formazione, come per esempio lineare o addirittura sottomarini. Il tutto dipende dall’apertura iniziale da dove fuoriesce il magma e dagli eventi geologici. La fuoriuscita di magma è chiamata eruzione vulcanica e le eruzioni vanno spesso e volentieri anche a modificare la morfologia di un vulcano.

Eruzione dell’Etna

Talvolta un vulcano può formarsi anche senza formare un cono, ma una caldera o un supervulcano nel caso delle caldere più grandi (circa 12 sul nostro pianeta), ovvero una conca molto vasta che si forma dopo il crollo di una camera magmatica, praticamente un “deposito” di magma all’interno della crosta terrestre. Le caldere possono anche ulteriormente esplodere e causare eruzioni di portata titanica. Una delle caldere più vaste ed impressionanti si trova qui in Italia, più precisamente in Campania e sono i Campi Flegrei, dove al suo interno si è formato anche il maestoso Vesuvio.

Un’importante precisazione

Altra cosa da sapere, molto importante, è la differenza tra magma e lava. Il magma indica il materiale fuso (rocce, metalli ed altro) al di sotto della crosta terrestre e quindi situato prevalentemente nel mantello. Nel caso del magma, quindi, sono presenti dei gas (come per esempio anidride carbonica, idrogeno, ossigeno e vapore acqueo) che, una volta fuoriusciti dalla crosta terrestre, si disperdono e il magma forma la lava. La differenza tra magma e lava è, quindi, che il magma ha al suo interno dei gas, mentre la lava no, pur trattandosi sempre di roccia (ed altro) fusa. Detto questo, uno dei vulcani più interessanti al mondo è l’Etna. E di recente è stata rilevata una nuova vetta.

Differenza tra lava e magma

Le fantastiche caratteristiche dell’Etna

L’Etna è un vulcano situato in Italia, nella regione della Sicilia, in provincia di Catania. È uno stratovulcano a scudo, ovvero un vulcano formatosi dall’accumulo, letteralmente stratificato, di lava ed altro materiale vulcanico (tipo il materiale piroclastico, come per esempio lapilli, cenere e bombe; letteralmente frutti della lava, delle rocce espulse, delle violente esplosioni e dell’energia sprigionata dalle eruzioni) che ha creato una forma a scudo a causa della lava più fluida. Date queste caratteristiche, l’Etna ha diversi crateri ed è altamente mutevole. Il vulcano in questione ha circa 570.000 anni.

I crateri che formano l’Etna infatti sono: il Cratere Centrale (quello principale ed iniziale, dove al suo interno si sono formati altri due crateri, ovvero la Voragine nel 1945 e la Bocca Nuova nel 1968), il Cratere di Nord-Est formatosi nel 1911, il Cratere di Sud-Est formatosi nel 1971 e spentosi nel 2007 ed infine il Nuovo Cratere di Sud-Est formatosi dal 2007 vicino al vecchio Cratere di Sud-Est.

Un vulcano da record

Un cratere dell’Etna

Fin qui l’Etna sembra già di per sè eccezionale e magnifico, ma non finisce qui. Dato che il Cratere Centrale è un condotto aperto collegato in modo quasi perfetto con l’interno della Terra e data anche la lava molto fluida, è caratterizzato da continue eruzioni, più o meno fastidiose, che gli hanno conferito il titolo di “Vulcano Più Attivo In Europa” ed anche il titolo di “Vulcano Attivo Più Alto In Europa” e quindi uno dei vulcani più attivi e più alti al mondo. Capitano spesso quindi eventi sismici, geologici e vulcanici, talvolta anche violenti; ma proprio la sua altissima attività (chiamata attività stromboliana, che si rifà ad un altro vulcano siciliano, lo Stromboli, attivo quasi come l’Etna) ne diminuisce discretamente la pericolosità e i cittadini che vivono alle pendici di questo vulcano, in qualche modo, si sono abituati al maestoso Etna.

Ma l’Etna stupisce ulteriormente, infatti al suo interno è presente anche un ghiacciaio, avete capito bene! Un ghiacciaio, classificato come “Il Ghiacciaio Più A Sud In Europa”, che va a creare un connubio perfetto tra freddo e fuoco con un’atmosfera meravigliosa.

Etna
“Il Ghiacciaio Più A Sud In Europa”

Una nuova sorpresa dall’Etna

Di recente l’Etna ci ha riservato un’ennesima meraviglia. Infatti diversi studi dell’INGV, ovvero dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, hanno confermato tramite un nuovo studio che il Nuovo Cratere di Sud-Est si è innalzato ed è diventato la nuova vetta dell’Etna, e non solo. Infatti tale cratere è anche quello più attivo e, come visto prima, anche quello più giovane, visto che si è formato partendo dal 2007.

Questa nuova vetta si innalza per ben circa 3357 metri sul livello del mare e supera così la vetta del Cratere di Nord-Est che raggiunge invece un’altezza di 3326 metri sul livello del mare; altezza raggiunta nel 2018 dopo diversi crolli ed assestamenti avvenuti dal 1981, quando lo stesso cratere raggiunse 3350 metri sul livello del mare. La nuova vetta ha raggiunto quell’altezza dopo ben 56 fenomeni parossistici (ovvero fontane di lava ed altri fenomeni e scatti violenti vulcanici) molto intensi, che comprendono il nuovo ciclo vitale dell’Etna, che è iniziato il 13 dicembre 2020. La vetta del Nuovo Cratere di Sud-Est supera di 31 metri il Cratere di Nord-Est.

Tecniche sofisticate al servizio dell’Etna

Immagini Pléiades (risoluzione spaziale 50 cm) acquisite il 13 luglio 2021 (a) e il 25 luglio 2021
(b) e modello digitale della superficie (DSM) del vulcano Etna aggiornato al 25 luglio 2021 (c). Credits: INGV

Per scoprire la nuova vetta dell’Etna gli scienziati hanno fatto innanzitutto alcune rilevazioni, hanno utilizzato gli infrasuoni e si sono serviti anche del satellite Pléiades per scattare letteralmente delle foto dall’alto dell’Etna; fotografie effettuate il 13 e il 15 luglio 2021. Per evitare errori, gli scienziati hanno paragonato le nuove fotografie con fotografie fatte nel 2015 ed hanno confermato, senza alcun dubbio, questa scoperta.

Risultati davvero fenomenali con la nuova vetta dell’Etna

È curioso sapere che la nuova vetta dell’Etna è diventata anche la nona vetta più alta d’Italia, superando la vetta della Marmolada che misura 3343 metri sul livello del mare. La Marmolada è un gruppo montuoso situato tra Trento e Belluno che fa parte delle bellissime Alpi Orientali, chiamate anche Dolomiti, la cui vetta più alta è il monte Punta Penia che precedentemente era la nona vetta più alta d’Italia, ora superata dall’Etna di 14 metri.

Ovviamente la nuova vetta dell’Etna è soggetta a crolli e a nuove modifiche, quindi soltanto col passare del tempo possiamo confermare il suo assestamento e quindi la sua altezza. In ogni caso l’Etna dà tuttora spettacolo. La sua elevata mutabilità apre scenari sempre imprevedibili e stiamo qui ad assistere alla sua evoluzione, fascino e bellezza. Insomma, con questa recente notizia si va a rendere ancor più affascinante il bellissimo, meraviglioso, misterioso e bizzarro Etna e ciò fa capire ulteriormente la bellezza, la grandezza e la potenza della natura.

A cura di Gioacchino Savarese